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Il Presidente Soru: avanti con coraggio e coerenza

"Le proposte politiche poco chiare - ha detto il Presidente della Regione - non sono seguite né dagli elettori del centrosinistra, né da quelli del centrodestra. In Sardegna, in modo particolare, occorre proseguire il processo di cambiamento in atto con coraggio e coerenza, valorizzando i risultati già raggiunti".
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CAGLIARI, 12 GIUGNO 2007 - "Il risultato del secondo turno di ballottaggio delle elezioni amministrative in Sardegna ci obbliga a una riflessione attenta, ancor più avendo perso a Oristano nonostante l'apparentamento con una parte del centrodestra, e a Selargius dove il centrosinistra negli ultimi cinque anni ha passato fin troppo tempo a litigare invece che a sostenere efficacemente l'azione del governo locale.

È evidente che non ci sono scorciatoie e che le proposte politiche poco chiare non sono seguite né dagli elettori del centrosinistra né da quelli del centrodestra, e non può venire confermata una maggioranza che pur premiata dal voto non si mostra sufficientemente coesa e coerente nel portare avanti il programma proposto agli elettori.

È certamente un momento di grande difficoltà della politica e del rapporto tra politica e cittadini, sempre più pericolosamente allontanati dal cattivo giudizio sulla sua poca moralità e trasparenza, i suoi costi eccessivi, dalla esagerata conflittualità e dalla difficoltà di portare avanti in maniera coesa un progetto chiaro di cambiamento che ci riguardi tutti.

A maggior ragione occorre quindi portare avanti con decisione il progetto di riforma del nostro Paese e della Regione.

In Sardegna in modo particolare occorre proseguire il processo di cambiamento in atto con coraggio e coerenza, valorizzando i risultati già raggiunti: il risanamento finanziario, il taglio dei costi della politica, la semplificazione del sistema pubblico regionale, il recupero delle entrate fiscali, la riduzione e il riequilibrio delle servitù militari, la difesa dell'ambiente, la promozione di un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale e sulla conoscenza.

A questo riguardo i segnali positivi già evidenti sono confermati anche nelle ultime ore dalla relazione della Banca d'Italia che assegna alla Sardegna la crescita migliore del PIL tra tutte le regioni del Sud, il maggior calo della disoccupazione e aumento della forza lavoro.

Occorre altresì rafforzare, come già previsto nella legge finanziaria, le politiche attive del lavoro in modo da accelerare ulteriormente il processo in atto di riduzione della disoccupazione.

Ancora, affinché nessuno rimanga escluso, attuando l'impegno straordinario riservato ai servizi alla persona, ai non autosufficienti gravi, agli anziani e alle persone prive di reddito previsto nella recente legge finanziaria, e che pone la nostra regione tra le prime in Italia su queste politiche.

Infine, attuare il Piano sanitario finalmente approvato, attraverso la realizzazione dei nuovi ospedali, il miglioramento di quelli esistenti e dell'intero sistema sanitario regionale.

La Sardegna è nel mezzo di un processo di cambiamento necessario, largamente atteso, che sta già portando e porterà maggiormente i suoi frutti nel futuro. È responsabilità dell'intero centrosinistra sardo portarlo avanti con fiducia, rapidità e coerenza, e soprattutto comunicarlo e rafforzarlo della partecipazione dell'intera comunità regionale".