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Il confronto con lo Stato sui poteri della Regione.

La discussione in Consiglio regionale di una mozione dell'opposizione sulla decisione della Corte dei Conti di sospendere il giudizio di parificazione del rendiconto generale del 2006, si trasforma in un dibattito sul centralismo dello Stato e i poteri dell'Autonomia regionale. Il Presidente Soru: aspetto in maniera serenissima il giudizio della Corte Costituzionale. Nei cinque casi precedenti la Regione ha sempre vinto.
soru, corte dei conti
CAGLIARI, 31 LUGLIO 2007 - Il presidente della Regione, Renato Soru, ha confermato la posizione già espressa dopo la decisione della Corte dei Conti di sospendere il giudizio di parificazione del rendiconto generale del 2006. "Aspetto in maniera serenissima il pronunciamento della Corte Costituzionale - ha detto -. Le prerogative della Corte dei Conti non sono superiori a quelle della Regione sarda. Il Presidente ha un giusto diritto di critica ed è legittimo che difenda il suo operato. Loro, lo ribadisco, stanno facendo politica perché stanno entrando nel merito delle leggi di bilancio del Consiglio regionale". "Non preoccupatevi. Per ora abbiamo, e avete, vinto cinque a zero", ha aggiunto, riferendosi ai ricorsi finora rigettati dalla Consulta. E per quanto riguarda l'andamento del dibattito ha osservato che "si è parlato senza spostare di un millimetro i convincimenti che, più che sul merito, nascono dai pregiudizi o dalle convenienze di schieramento".

Leggendo poi parti della relazione della magistratura contabile, il Presidente della Regione ha citato i passaggi in cui si parla di netta inversione di tendenza per garantire l'obiettivo del risanamento di bilancio, di inizio di visione degli effetti di politica più dinamica e certificazione di una migliore razionalizzazione della spesa. Quanto all'anticipazione di un miliardo e mezzo di euro portato a copertura del disavanzo degli anni precedenti ("accumulato dalla maggioranza che ci ha preceduto") Soru ha rilevato che è stato contestato non uno spreco di future entrate, ma il modo con cui si cerca di porre rimedio "ai bilanci scellerati del passato". E sull'aggiunta di 500 milioni di quote Iva pregresse, ha spiegato : "La Corte dei Conti dice che si sarebbe dovuta iscrivere la cifra nei prossimi venti anni, confondendo cassa con competenza. I bilanci delle pubbliche amministrazioni ora si fanno per competenza e giustamente i 500 milioni sono stati inseriti per il 2006. E questo è talmente giusto che la stessa Corte si è divisa".

In replica, infine, all'accusa sull'eccessivo numero di consulenze e relative parcelle, il presidente ha citato il caso del blocco del processo di acquisizione della laguna cagliaritana di Molentargius. E ha reso noto (senza fornire dettagli) che uno di questi consulenti, nominato dall'amministrazione precedente, ha citato in giudizio la Regione per 70 milioni di euro. (ANSA)