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Un accordo per la sicurezza alimentare

Siglata una prima intesa tra Assessorato dell'Agricoltura e Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agro-alimentari per combattere la contraffazione degli alimenti in Sardegna e riconoscere senza possibilità di confusione l'origine, le tradizioni e la cultura da cui provengono i cibi.
formaggio
CAGLIARI, 1 AGOSTO 2007 - L'Assessorato regionale dell'Agricoltura e l'Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agro-alimentari (ex Repressione frodi) uniscono le forze per contrastare le truffe alimentari e garantire a operatori e consumatori la genuinità e la tutela delle produzioni tipiche della Sardegna. Tra le due istituzioni è in atto una prima intesa che consentirà di avviare tutta una serie di iniziative per il controllo del patrimonio alimentare isolano e per contrastare quei fenomeni di sleale concorrenza che determinano un grave danno per i produttori e i cittadini. Una condivisione di strategia quantomeno attuale, considerato che la contraffazione degli alimenti resta uno dei problemi più significativi e sentiti e che possono mettere a rischio l'immagine del "sistema Sardegna".

L'Assessorato, facendo suo l'orientamento del ministero delle Politiche agricole che ritiene la tutela della qualità e la sicurezza alimentare una questione strategica anche per le sue implicazioni sociali ed economiche, sta mettendo in campo diversi provvedimenti normativi in grado di fornire ai consumatori strumenti idonei per conoscere l'origine, le tradizioni e la cultura da cui provengono i cibi. Un'attenzione riservata anche ai produttori che vogliono affacciarsi sul mercato delle produzioni di qualità, chiamandoli a rivestire un ruolo essenziale all'interno del sistema economico-produttivo, favorendone l'aggregazione in Organizzazione di produttori.
Si rivela fondamentale inoltre che il consumatore sia in grado di riconoscere senza possibilità di confusione se il prodotto che acquista sia derivato da materie prime della Sardegna e sia lavorato secondo processi tecnologici strettamente legati alle tradizioni locali.

Già nel marzo scorso era stato promosso un incontro con le organizzazioni agricole, le centrali cooperative e le associazioni dei produttori e dei consumatori per conoscere le esigenze di tutela di chi opera a livello locale.
"Creare sinergie tra istituzioni – spiega l'assessore dell'Agricoltura Francesco Foddis – può rappresentare un modo di favorire un rapporto di filiera che assicuri un elevato livello di garanzia degli alimenti e aiuti i produttori a cogliere le opportunità offerte dal mercato, incentivando lo sviluppo di un sistema agro-alimentare che dia garanzie al consumatore. Questo è solo un primo passo al quale seguiranno altre iniziative comuni con l'Ispettorato. Penso a un coinvolgimento diretto del mondo della scuola già dal prossimo anno scolastico, a un percorso da fare assieme alle istituzioni e agli altri assessorati competenti. È necessario fin dalla giovane età insegnare i valori di una buona e corretta alimentazione, perché sono proprio i ragazzi i consumatori del domani, sono loro gli opinion leader che orientano spesso gli acquisti delle famiglie. Le istituzioni devono insegnare a controllare le etichette dei cibi che comprano, trasmettere il significato di parole come 'disciplinare' e 'tracciabilità' del prodotto, devono orientare i cittadini verso una veritiera e trasparente informazione. Solo così i ragazzi potranno sviluppare una cultura delle norme e trasmetterla alle future generazioni".