Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


A breve un'intesa per rilanciare la filiera del grano duro

L'assessore regionale dell'Agricoltura Francesco Foddis è intervenuto a Sardara sul futuro del comparto cerealicolo al convegno dal titolo "Prospettive della coltivazione del grano nell'ambito della riforma della Politica agricola comunitaria".
politiche agricole
CAGLIARI, 1 SETTEMBRE 2007 - "Occorre subito un'intesa tra i vari attori della filiera per il rilancio del comparto cerealicolo sardo: la Regione si impegna, già dalla settimana prossima, a convocare un tavolo con i vari soggetti per sottoscrivere insieme un accordo quadro e soddisfare così le attese dei produttori, dei trasformatori e dei mercati". Con questo messaggio l'assessore regionale dell'Agricoltura Francesco Foddis è intervenuto stamane a Sardara al convegno "Prospettive della coltivazione del grano nell'ambito della riforma della Politica agricola comunitaria", al quale hanno preso parte le istituzioni, i produttori e i trasformatori locali, esponenti del Consorzio Agrario, del Cosacer (Consorzio Sardo cereali), delle organizzazioni agricole e diversi consiglieri regionali.
Un evento importante quello di Sardara, organizzato in occasione della manifestazione "Su trigu: ariseu, oi e crasi", che può diventare l'appuntamento annuale per parlare delle problematiche e del futuro del comparto cerealicolo nell'Isola.
Un settore, questo, che sta attraversando un particolare momento anche a livello nazionale e internazionale, con un rinnovato interesse da parte dei mercati e con una politica comunitaria, con il disaccoppiamento in particolare, che ha di fatto portato a una significativa riduzione delle scorte disponibili di grano. Una situazione non agevole che però si può affrontare con interventi mirati.

Proprio gli attori principali dell'aggregazione, Cosacer e Consorzio Agrario, e Coldiretti, i cui rappresentanti sono intervenuti al convegno, hanno indicato una "ricetta" in tal senso: le Organizzazioni dei produttori (Op), "strumento giuridico sul quale la stessa Giunta regionale, e in particolare l'assessorato dell'Agricoltura - ha detto Foddis - insistono molto perché eccezionale sistema di aggregazione che può portare a un prodotto qualitativamente migliore e competitivo in un mercato sempre più globale e agguerrito". Da qui l'impegno dell'assessore: "Il dibattito di oggi è stato estremamente positivo perché ha messo in luce le potenzialità del comparto ed ecco perché ho intenzione, avendo riscontrato la disponibilità da parte di istituzioni locali, organizzazioni agricole e attori della filiera, di convocare le parti già la prossima settimana. Sarà l'occasione per la sottoscrizione di un accordo quadro che impegni i soggetti, sulla base di precisi disciplinari di produzione e per un periodo dai 3 ai 5 anni, a contratti di coltivazione e di ritiro che possano infine dare vita a un prodotto qualititativamente valido e competitivo. Un'intesa che dovrà essere vista come un'opportunità che possa consentire alla filiera del grano duro di certificarsi", ha auspicato Foddis.

Sempre a proposito di politiche comunitarie, l'assessore Foddis a questo proposito ha ricordato come la Pac, che sicuramente ha introdotto diversi aspetti non sempre favorevoli a realtà come quella sarda, possa comunque trasformarsi in opportunità se l'Isola sarà in grado di risolvere i nodi strutturali che caratterizzano, non da oggi, la sua agricoltura. "Difficoltà che conosciamo bene - ha voluto sottolineare l'assessore -: il problema del credito, del prezzo dell'acqua, delle infrastrutture e, non ultima, la disaggregazione dell'offerta prima causa della scarsa competitività nei mercati. Criticità che questa Giunta regionale ha ereditato dal passato ma che allo stesso tempo sta affrontando una per una, giorno per giorno, per risolverle e per rilanciare finalmente, senza false illusioni, l'intero comparto isolano.

Per concorrere al raggiungimento di tali obiettivi ricordo che sono già operative le tre Agenzie in agricoltura, Agris, Laore e Argea ognuna con una specifica missione (la ricerca, l'assistenza tecnica e l'erogazione di finanziamenti regionali, nazionali e comunitari) e con l'intento primario di arrivare a una concreta snellezza amministrativa. Infine, voglio ricordare come lo stesso Programma di sviluppo rurale 2007–13 contenga al suo interno e nella declinazione delle sue misure una precisa strategia in grado di ridare ossigeno a un settore chiave per l'economia della nostra Regione", ha concluso Foddis.