Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


Il 21 ottobre il referendum per la Statutaria

I cittadini sardi sono chiamati a votare per decidere se approvare o respingere la legge Statutaria approvata dal Consiglio. Ora è disponibile anche una versione in sardo: il testo dell'atto normativo, infatti, è stato tradotto nella lingua di identità storica della nostra isola e ufficializzato nel portale SardegnaCultura. Una traduzione non soltanto simbolica, ma piuttosto una ricodificazione che tende a dare dignità formale alla lingua amministrativa scelta dalla Regione.
CAGLIARI, 12 OTTOBRE 2007 - La Legge Statutaria, approvata dal Consiglio regionale a larghissima maggioranza il 7 marzo scorso, ha ora una sua versione anche in sardo. Il testo dell'importante atto normativo è stato infatti tradotto nella lingua di identità storica della nostra isola e ufficializzato nel portale ufficiale SardegnaCultura.

Non si tratta di una traduzione soltanto simbolica, ma di una ricodificazione lineare e coerente che tende a dare dignità formale alla lingua amministrativa che la Regione ha scelto come sua espressione linguistica ufficiale. Il codice selezionato si è prestato agevolmente a rendere i concetti e la terminologia giuridica, valorizzando l'uso istituzionale della lingua minoritaria che in questi anni è stata rilanciata dalle politiche regionali.

L'approvazione della Legge Statutaria è stata un momento solenne perché il Consiglio regionale ha ratificato la legge più importante che governa la politica della Regione. Di fatto l'assemblea autonomistica ha approvato una parte rilevante dello Statuto dell'Autonomia dove si definisce la struttura del sistema politico che governa la nostra istituzione autonomistica: la forma di governo, i poteri del Presidente, della Giunta, del Consiglio regionale.

Essa definisce le regole della partecipazione popolare e di chi assume un ruolo politico e, quindi, le cause di ineleggibilità, incompatibilità e conflitto d'interessi. Inoltre si tratta di un passaggio importantissimo e propedeutico alla riscrittura dell'intero Statuto Speciale, che resta praticamente immutato dal 1948 a oggi.

Il Consiglio regionale, con un lungo dibattito, ha scelto autonomamente un sistema politico che va verso la chiarezza dei rapporti tra i cittadini elettori e la loro maggiore responsabilizzazione. Domenica 21 ottobre 2007, con il loro voto referendario, gli elettori sardi dovranno decidere se approvare o respingere la Legge Statutaria.

Il voto dovrà essere espresso con un SI o con un NO.
Votando SI viene espressa la volontà di approvare la legge.
Votando NO si esprime la volontà di non approvarla.

Possono votare tutti i cittadini sardi che hanno compiuto il diciottesimo anno d'età. Al momento del voto dovranno essere esibiti un documento di identità e la tessera elettorale. Per votare ci si dovrà recare al seggio del proprio Comune di residenza indicato nella tessera elettorale, dalle 7 alle 22. Se la tessera è stata smarrita o non è stata ancora ricevuta, i cittadini potranno ritirarla presso la sede del Comune di residenza.


-Consulta la sezione dedicata al Referendum 2007 sulla Legge Statutaria
-Consulta il testo integrale in sardo della Legge Statutaria nel portale SardegnaCultura
- La trascrizione integrale della conferenza stampa del Presidente della Regione