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Statutaria, il referendum non ha raggiunto il quorum

Ha raggiunto appena il 15,5% l'affluenza alle urne per il referendum sulla legge Statutaria (il quorum era fissato al 33,3%). I votanti in tutta la Sardegna sono stati oltre 228mila. Ora maggioranza e opposizione sono chiamate a misurarsi sui provvedimenti di riforma, a cominciare dalla riscrittura dello Statuto.
Elezioni
CAGLIARI, 22 OTTOBRE 2007 - Il referendum confermativo per la legge Statutaria non ha raggiunto il quorum previsto (pari al 33,3%): l'affluenza si è fermata, infatti, al 15,57%. Nelle 1.793 sezioni aperte in tutta la Sardegna si sono presentati 228.439 votanti, sul totale di un milione 466mila 701 aventi diritto. Il 32,08% si è pronunciato per il Sì, cioè per l'approvazione della legge, mentre il 67,91% ha dato parere negativo. Le schede bianche sono state 1.120, le nulle 1.656.

"Appena il 15 per cento dei sardi - commenta Massimo Dadea, assessore regionale degli Affari generali, Personale e Riforma - ha partecipato al referendum. Resta perciò valido il voto favorevole del Consiglio regionale, espresso a maggioranza assoluta dei suoi componenti".

"I cittadini - prosegue Dadea - non hanno premiato una campagna referendaria del No che ha privilegiato i toni apocalittici e i pericoli di derive antidemocratiche, riducendo la complessità della legge ad un referendum sul Presidente della Regione. Il voto, consentendo la promulgazione della Statutaria, rilancia il processo riformatore inopinatamente interrotto nel mese di giugno con l'indizione del referendum e crea le condizioni perché il Consiglio regionale e la Giunta, con il coinvolgimento più ampio possibile, possano affrontare i temi ineludibili del nuovo Statuto di autonomia, la legge di organizzazione e la legge elettorale. Anche l'opposizione di centrodestra, vanificato l'uso palesemente strumentale del suo No alla legge Statutaria, è ora chiamata a misurarsi sul merito dei provvedimenti di riforma ad iniziare dalla riscrittura dello Statuto".

La Statutaria è una parte rilevante dello Statuto dell'Autonomia, in quanto definisce la struttura del sistema politico che governa la nostra istituzione autonomistica: la forma di governo, i poteri del Presidente, della Giunta e del Consiglio regionale. Definisce inoltre le regole della partecipazione popolare e di chi assume un ruolo politico e, quindi, le cause di ineleggibilità, incompatibilità e conflitto d'interessi. Un passaggio propedeutico alla riscrittura dell'intero Statuto Speciale, praticamente immutato dal 1948 a oggi.


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