Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


Referendum, inutile il ricorso al giudice civile

Il senatore Vincenzo Cerulli Irelli, avvocato difensore della Regione di fronte al Consiglio di Stato per il referendum abrogativo sul Piano paesaggistico regionale, spiega perché la decisione di ricorrere al Tribunale civile da parte dei sostenitori del referendum non può modificare un'ordinanza del Consiglio di Stato.
palazzo regione viale trento
CAGLIARI, 16 GENNAIO 2008 - "I nostri solerti e bravissimi avversari, che pretendono dal giudice civile il provvedimento di urgenza che riapra la possibilità di indire il referendum, forse dimenticano che solo pochi giorni fa il Consiglio di Stato ha emanato un'ordinanza il cui effetto è quello di impedire l'indizione del referendum". Lo dichiara il senatore Vincenzo Cerulli Irelli, avvocato difensore della Regione di fronte al Consiglio di Stato per il referendum abrogativo sul Piano paesaggistico regionale, a proposito della decisione di ricorrere al Tribunale civile da parte dei sostenitori del referendum.

"È assolutamente ovvio, e i miei avversari lo sanno meglio di me, che un provvedimento del genere può essere revocato solo dallo stesso Consiglio di Stato, ove vi siano i presupposti per una ripresa della fase cautelare, mentre la giurisdizione dello stesso Consiglio di Stato può essere contestata in Cassazione attraverso il regolamento preventivo di giurisdizione, che non mi risulta finora presentato", conclude il senatore Cerulli Irelli.