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Multifunzionalità e mercato, le nuove sfide per l'agricoltura

Si va verso la trasformazione dell'agricoltore in imprenditore agricolo. La Regione, con le agenzie Agris, Laore e Argea, è impegnata per fornire tutti quegli strumenti che accompagnino il mondo agropastorale in un momento di radicale cambiamento del comparto.
Oliena ginepri
CAGLIARI, 19 FEBBRAIO 2008 - "La multifunzionalità è sicuramente il futuro dell'agricoltura, ma dovrà andare di pari passo con scelte d'impresa per dare le risposte attese a chi ogni giorno nei campi ci lavora. La Regione, con le tre agenzie Agris, Laore e Argea, è impegnata per fornire tutti quegli strumenti che accompagnino il mondo agropastorale in un momento di radicale cambiamento del comparto". È il messaggio che questa mattina a Barumini l'assessore regionale dell'Agricoltura, Francesco Foddis, ha voluto dare durante il convegno "Multifunzionalità in agricoltura, quali prospettive?", organizzato dalla Provincia del Medio Campidano nell'ambito delle iniziative Interreg IIIC e del progetto comunitario Abc Developpement.

Nell'incontro sono stati presentati i risultati dei quattro gruppi di lavoro impegnati in diverse tematiche: viabilità rurale come elemento identificativo del territorio; valorizzazione delle produzioni attraverso marchi e certificazioni; abbattimento dei costi per le imprese attraverso fonti energetiche rinnovabili; sviluppo rurale e cultura.

"La multifunzionalità è l'elemento nuovo - ha spiegato l'assessore - che può contribuire a superare il momento di crisi che oggi il comparto vive e che può far sì che l'economia rurale porti reddito alternativo. La trasformazione dell'agricoltore in imprenditore agricolo, e quindi lo stretto legame che egli ha con l'ambiente, la cultura e le tradizioni del suo territorio, è sicuramente una sfida che dobbiamo intraprendere e che vinceremo se massimo sarà l'impegno delle istituzioni e dello stesso operatore. Anche il suo ruolo si amplia e si valorizza: è lui il primo difensore di quel paesaggio sui cui vive ed è attivo. Sarà però importante che, in quanto imprenditore, si rapporti per una produzione sempre più orientata al mercato: per fare questo saranno decisivi i momenti di aggregazione che potranno dare maggiore forza alle nostre aziende, consentiranno di abbattere i costi e faciliteranno l'accesso ai finanziamenti comunitari".

A proposito di Unione europea, l'assessore Foddis ha ricordato alcuni capisaldi del Programma di sviluppo rurale 2007-2013, principale strumento di programmazione per l'agricoltura sarda. "Gli Assi 3 e 4 sono incentrati sul concetto di multifunzionalità - ha sottolineato - e sono stati elaborati in funzione del miglioramento della qualità della vita nei centri agricoli, tramite il sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese legate alle produzioni agroalimentari e socio-culturali, l'incentivazione di attività turistiche e la riqualificazione del patrimonio rurale. In tutto questo avranno un ruolo chiave gli enti locali che, grazie all'approccio Leader e al quale sono destinati circa 170 milioni di euro delle risorse del Psr, potranno contare sul rafforzamento della propria capacità progettuale e sulla valorizzazione delle risorse dei territori".

Degli aspetti legati alla programmazione, alla "governance" e alle opportunità della Progettazione integrata (per cui sono stati già spesi circa 400 dei 690 milioni assegnati) ha parlato Gianluca Cadeddu, del Centro regionale di programmazione. Una funzione decisiva nell'animazione e nel supporto degli agricoltori l'avranno invece le Agenzie e in particolare Laore che, come ha spiegato il dirigente Francesco Sanna, avrà compiti specifici proprio nel favorire la multifunzionalità.

Sanna ha posto l'accento sulle numerose qualità e sulle vocazioni di una provincia, come il Medio Campidano, che può essere considerata come un territorio ideale per la sperimentazione di innovative prospettive del settore.