Il volontariato, risorsa naturale della Sardegna
Non c'è cittadinanza vera, consapevole, responsabile, se ciascuno di noi non dà un contributo di solidarietà: lo ha detto il Presidente Soru a Carloforte, in un partecipato incontro con i volontari dell'Isola di San Pietro. La forza di 1.200 associazioni attive, senza le quali le istituzioni non potrebbero garantire gli interventi in certi settori."La Costituzione italiana, di cui celebriamo i 60 anni, è il patto forte tra di noi, quello che ci delinea come una nazione, un gruppo di persone che decidono di stare assieme. La nostra è una Costituzione di diritti, ma anche di doveri: già all'articolo 2 parla di doveri. E il primo dovere che cita è quella della solidarietà: solidarietà dentro la famiglia, tra regioni, tra territori, solidarietà economica e sociale. L'essere parte di questo Paese significa dare un contributo di solidarietà: non c'è cittadinanza vera, consapevole, responsabile, se ciascuno di noi non dà un contributo di solidarietà. E il volontariato che cos'è? Un modo di vivere questa cittadinanza, un modo per sostanziare che ci lega. I padri costituenti capivano che non può bastare lo Stato a dare una risposta a ciascuno di noi, a garantire scuole, salute, sport e aiuti per tutti, sostegno per chi ce la fa di meno".
"Abbiamo bisogno della partecipazione e della solidarietà di tutti. La solidarietà più naturale è quella familiare, subito dopo c'è quella del vicinato che, in Sardegna, sentiamo molto. C'è quella della comunità, ed è forse anche più istintiva e più immediata in un'isola e minore come questa. Forse la cultura dei piccoli centri ha contribuito che la Sardegna, ancora oggi, abbia un animo forte di solidarietà e di condivisione comunitaria: una ricchezza sociale importante. Credo che siano oltre 1.200 le associazioni di volontariato in Sardegna, e coprono gli aspetti più disparati della comunità sarda, tra cui il soccorso e l'assistenza (agli anziani, alle disabilità più diverse)".
"Il volontariato è un dono gratuito di sé, che ha un valore immenso - ha concluso il Presidente Soru -. Mi ha colpito, tempo fa, ciò che ha detto un componente dell'Osservatorio regionale: non dateci soldi, metteteci soltanto nelle condizioni di operare meglio. Questo deve fare la Regione. La Regione deve fare la sua parte, ma non voglio fare promozione dell'istituzione regionale. Voglio limitarmi a ringraziare tutti coloro che fanno volontariato".