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Statutaria, la Corte costituzionale accoglie la tesi della Regione

Dichiarate inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sulle norme regionali che disciplinano il referendum sollevate dalla Corte d'appello di Cagliari. L'assessore Dadea: "Questa sentenza crea le condizioni per la promulgazione della Legge Statutaria".
Palazzo Consiglio Regionale
CAGLIARI, 20 MAGGIO 2008 - Con riferimento alla sentenza n. 164 della Corte costituzionale, l'assessore regionale delle Riforme, Massimo Dadea, anche a nome del Presidente Renato Soru, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"La Corte costituzionale ha pienamente accolto la tesi dei legali della Regione. Essa ha infatti dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Corte d'appello di Cagliari sulle norme regionali che disciplinano il referendum, in quanto questa, nel caso specifico, non svolgeva funzioni giurisdizionali. Secondo la sentenza della Consulta, in relazione al referendum sulla Statutaria, la Corte d'appello 'è preposta ad una semplice funzione di carattere formale volta a realizzare una finalità garantistica'. In altri termini, alla Corte d'appello è assegnata una funzione strumentale di acquisizione ed elaborazione di dati necessari ai fini dell'adozione del provvedimento finale di competenza del Presidente della Regione'.

Resta pertanto pienamente in vigore il contenuto dell'art. 14 della legge regionale n. 20 del 1957, espressamente richiamato dalla recente legge regionale n. 21/2002 che disciplina il referendum sulla legge Statutaria.

La sentenza crea ora le condizioni affinché, una volta acquisito l'esito ufficiale del referendum dalla Corte d'appello di Cagliari, il Presidente della Regione proceda alla promulgazione della legge Statutaria".