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Secci: approvazione legge Statutaria atto dovuto

Dichiarazione dell’Assessore regionale della Programmazione, Eliseo Secci, sulla promulgazione della legge Statutaria.
Palazzo Consiglio Regionale
CAGLIARI, 11 luglio 2008 - “La promulgazione della legge Statutaria - ha detto l’Assessore della Programmazione Eliseo Secci - è un atto dovuto, e arrogante non è certo il Presidente Soru ma chi vorrebbe imporre ai sardi il proprio volere, minoritario, calpestando il diritto e la volontà del Consiglio regionale e dello stesso risultato del referendum”.

“Vale la pena ricordare - ha proseguito Secci - che il referendum fu possibile grazie a una parte del centrosinistra che dopo aver votato a favore della legge Statutaria, appose la propria firma sulla richiesta di referendum proposta da una parte del centrodestra.
Vale la pena anche di ricordare che al referendum andò a votare appena il 15,57% degli aventi diritto al voto”.

“E se è vero che la maggioranza di quel 15,57% votò contro la Statutaria, occorre tenere conto - ha sottolineato l’esponente della Giunta - dei tanti che non andarono a votare per la scelta di non far raggiungere il quorum.
Quanti nel centrodestra sbraitano contro la statutaria dovrebbero mettersi d’accordo con se stessi visto che la legge statutaria sarda non è dissimile nell’impianto da quella lombarda o veneta .
Ma certamente più democratica visto che prevede per il Presidente della regione il limite di due mandati, mentre in Lombardia o nel Veneto non c’è limite alcuno, attenta ai costi della politica perché riduce il numero degli assessori, stabilisce l’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere”.

“A meno che - ha concluso Secci - l’opposizione del centrodestra a una legge statutaria perfettamente in linea con il quadro costituzionale non nasconda la volontà di tornare indietro rispetto all’elezione diretta del presidente.
Ma questo è evidentemente un problema di coerenza politica e soprattutto di chiarezza verso gli elettori”.