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Dadea: "Cosa sarebbe successo se il Presidente non avesse promulgato la Statutaria?"

L'assessore regionale delle Riforme interviene a proposito delle critiche mosse al Presidente della Regione sulla promulgazione della Legge Statutaria, approvata più di un anno fa a maggioranza assoluta dal Consiglio.
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CAGLIARI, 11 LUGLIO 2008 - Sulle critiche alla promulgazione della Legge Statutaria l'assessore regionale delle Riforme Massimo Dadea ha fatto le seguenti dichiarazioni:

"E' incredibile come l'odio politico possa ottenebrare anche le menti libere fino a distorcere la realtà dei fatti. Il Presidente della Regione, dopo aver meditato a lungo e non senza travaglio, confortato dal parere 'pro veritate' di tre professori ordinari di diritto costituzionale e di un Presidente emerito della stessa Corte costituzionale, ha deciso di promulgare la Legge statutaria e di illustrarne le motivazioni davanti al Consiglio regionale.
Per discernere tra posizioni contrapposte spesso è utile provare per un attimo a rovesciare le parti. Invitiamo perciò l'opposizione e i promotori del referendum a considerare seriamente cosa sarebbe successo se il Presidente della Regione avesse deciso di rifiutare la promulgazione della Statutaria.
Quale precedente si sarebbe creato? Come sarebbe giudicato un Presidente della Regione che non promulga una legge votata a maggioranza assoluta dal Consiglio regionale e dopo un referendum che la Corte d'Appello ha dichiarato non valido? Sicuramente si direbbe che tale Presidente viola lo Statuto e le leggi, perché si arroga un potere discrezionale di promulgare o no una legge, potere assolutamente negato ai Presidenti delle Regioni; perché decide discrezionalmente di disapplicare la norma che prevede il quorum per il referendum, contenuta in una legge regionale approvata nel 2002 dal Consiglio e promulgata senza obiezioni dal Presidente di allora, lo stesso che oggi chiede con sdegno al Governo di impugnare la statutaria appena promulgata.
Perché non riconoscere che nel comportamento del Presidente Soru c'è il massimo rispetto delle prerogative del Consiglio regionale? Perché non cogliere l'invito del Presidente e della maggioranza consiliare rivolto all'opposizione per decidere insieme le modifiche migliorative da apportare alla statutaria? Rifiutarsi di cogliere questa occasione significa abdicare alla funzione più alta dell'Assemblea, quella legislativa".