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Una casa per i nomadi

La Giunta ha affidato, in comodato gratuito, alla Cooperativa "Il Samaritano" una decina di immobili dell'ex Ersat nei comuni di Terralba e Arborea per realizzare un "Villaggio della solidarietà" che accolga i nuclei Rom senzatetto e le famiglie del territorio che ne hanno necessità. Previsti programmi speciali di sostegno a favore delle famiglie in condizioni di emergenza e povertà.
bambina rom
CAGLIARI, 23 LUGLIO 2008 - Saranno ospitati in immobili messi a disposizione dalla Regione Sardegna i circa cinquanta Rom (di cui 27 sono minori) che, nelle scorse settimane, sono stati allontanati con un’ordinanza dal Comune di Terralba.
La Giunta regionale ha approvato ieri sera una delibera che individua sette aree ( tre nel Comune di Arborea, una a testa nei Comuni di Marrubiu, Oristano, Terralba e Zeddiani) con altrettanti edifici dell’ex Ersat: costituiranno quello che può essere definito il “Villaggio della Solidarietà”. La gestione è stata affidata alla cooperativa "Il Samaritano", di Don Giovanni Usai, che per primo ha offerto aiuto e sostegno alle famiglie Rom espulse dal territorio di Terralba.
L’assessorato agli Enti locali ha messo a disposizione 80 mila euro per gli interventi di manutenzione più urgenti, mentre l’assessorato alla Sanità finanzierà un progetto di inclusione a favore di tutti coloro che si trovano in situazione di emergenza, a partire dai nomadi attualmente in cerca di una sistemazione decorosa.
"La Giunta con questi provvedimenti - ha detto l'assessore agli Enti locali, Gian Valerio Sanna - vuole dare un forte segnale alla risoluzione di una situazione di grave tensione sociale venutasi a creare nei comuni dell'Oristanese, e, in piena sintonia con la Prefettura di Oristano, cerca di portarla a soluzione attraverso azioni mirate all'inclusione e all'integrazione, garantendo i servizi indispensabili, come la casa e l'istruzione, per una dignitosa sopravvivenza di famiglie in difficoltà e con un rilevante numero di minori". Per l’assessore alla Sanità, Nerina Dirindin, “in questo momento è importante che le istituzioni dimostrino senso di responsabilità e spirito di solidarietà. Alle famiglie ospitate ad Arborea, così come a quelle degli altri campi sosta della Sardegna, chiediamo il rispetto delle regole di convivenza e la collaborazione nell’integrazione, a partire
dall’obbligo scolastico per i bambini. La Regione conferma la sua vocazione all’ospitalità, ma anche la fermezza nell’affermazione del rispetto reciproco tra comunità”.


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