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Servitù militari, rinviata la decisione su Santo Stefano

Un voto negativo oggi, sulla servitù su Guardia del Moro, del Comitato misto paritetico avrebbe portato la questione nuovamente davanti al Consiglio dei Ministri, la richiesta dei membri civili accolta dai militari ha prodotto il rinvio della decisione ad altra data.
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CAGLIARI, 31 LUGLIO 2008 - Non è passata, oggi, nella riunione del Comitato misto paritetico per le servitù militari la proposta della Marina Italiana di ribadire la servitù su Guardia del Moro alla Maddalena. I membri civili del Comitato hanno chiesto alla parte militare di soprassedere, per poter svolgere un sopralluogo nel corso di una prossima seduta del Comitato misto paritetico. Nella riunione, convocata questa mattina con quel solo punto all'ordine del giorno, la Marina chiedeva l'approvazione della servitù a Santo Stefano, dopo che il Tar aveva accolto un ricorso del Comune della Maddalena per l'annullamento di una precedente decisione del Consiglio dei Ministri contestata prima dal Comitato misto paritetico e poi dal Presidente della Regione, Renato Soru, in una seduta del Consiglio dei Ministri del Governo Prodi. Un voto negativo oggi del Comitato misto paritetico avrebbe portato la questione nuovamente davanti al Consiglio dei Ministri, la richiesta dei membri civili accolta dai militari ha prodotto il rinvio della decisione ad altra data.

Proprio ieri il Presidente della Regione aveva incontrato a Cagliari in viale Trento i rappresentanti del Consiglio regionale nel Comitato misto paritetico, ribadendo la netta opposizione della Regione a qualsiasi nuova servitù, prima che si apra una discussione con il Governo sulla riduzione delle attività delle servitù militari in Sardegna.

Il Presidente Soru ha confermato che il capo del Governo, al termine della discussione dedicata venerdì scorso al prolungamento della pista nel poligono di Quirra, si è impegnato ad aprire un tavolo sulla complessiva materia dei poligoni in Sardegna, fra la presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Difesa e la Regione.

Nel riepilogare la posizione espressa davanti al Governo, il Presidente della Regione è tornato sul concetto di dominio: "Quando le esigenze di sviluppo economico e di gestione del territorio non sono armonizzate con quelle della difesa e queste prevalgono e diventano esagerate e investono un territorio di 24mila ettari, dieci chilometri di costa solo a Villaputzu, più di trenta a Teulada, non siamo più alla doverosa collaborazione a cui ogni Regione è tenuta, ma siamo al dominio".