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Peste suina, focolaio in allevamento di Aritzo. Abbattuti tre maiali e immediatamente attivato il cordone sanitario. Izs: pascolo brado continua ad alimentare malattia

17.01.18 - comunicati stampa - anno 2018
Erano oltre sei mesi che in Barbagia non si segnalavano focolai di Peste suina africana fra i maiali domestici. L'ultimo si era verificato a Sorgono lo scorso mese di luglio. La tregua si è rotta ieri in un allevamento in agro di Aritzo, ai piedi del Gennargentu, dove grazie al rapido e pronto intervento degli uomini della Stazione del Corpo forestale e Vigilanza ambientale di Aritzo, del Servizio veterinario di Sanità animale della ASSL di Nuoro, del personale del GIV (Gruppo di intervento veterinario regionale) e dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della PSA sono stati abbattuti tre maiali. Sono state quindi attivate tutte le procedure per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area e avviate le indagini epidemiologiche per capire come il virus sia potuto entrare nell’allevamento. Preziosa la collaborazione del sindaco Gualtiero Mameli, che ha firmato subito l’ordinanza di abbattimento e garantito la massima disponibilità a qualsiasi tipo di intervento di sua competenza. L’azienda sede di focolaio era stata sottoposta a controllo sanitario lo scorso 28 settembre con esito negativo per il virus e gli anticorpi della PSA.

Dall’Istituto zooprofilattico sperimentale, che si è occupato delle analisi di laboratorio sui campioni prelevati dai suini prima dell’abbattimento e di riscontrarne quindi la positività, hanno osservato che "la pratica del pascolo brado illegale, ancora in uso in alcuni territori dell’area e in forma costante nel confinante agro di Desulo, continua a rendere le zone del Gennargentu fortemente contaminate dalla malattia, con possibilità di contagio e di circolazione del virus particolarmente elevate".