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Trasferita in Sardegna la sede legale di E.ON Produzione

24.11.08 - Renato Soru - anno 2008
Il Presidente della Regione, Renato Soru, ha visitato questo pomeriggio per la prima volta la centrale di Fiumesanto. Con lui gli assessori regionali dell'Industria e dell'Ambiente, Concetta Rau e Cicito Morittu, il Presidente della Provincia, Alessandra Giudici, il Sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, e il Sindaco di Porto Torres, Luciano Mura. Ad accoglierli l'amministratore delegato di E.ON Italia, Klaus Schäfer.

Durante la visita, E.ON Produzione ha annunciato il trasferimento della propria sede legale a Fiumesanto: "Io ricordo la prima riunione - ha detto l'amministratore delegato Schäfer - nella quale lei ci ha chiesto di prendere questa decisione. Abbiamo ascoltato e ora siamo contenti di poter dire di sì alla Regione. Siamo orgogliosi di trasferire la sede di E.ON Produzione in un'isola così bella e produttiva".

Il Presidente Soru a questo proposito, in conclusione dell'incontro, ha ringraziato a sua volta i vertici di E.ON dicendo: "Grazie molte per aver deciso di trasferire la vostra sede legale: è una questione importante perché contribuisce alla politica delle entrate che sta facendo la nostra Regione e perché si inserisce nel quadro del federalismo fiscale".

Illustrando, nel corso della visita durata alcune ore, i nuovi investimenti a Fiumesanto, l'Ad Schäfer ha detto: "Intendiamo impegnarci per sostenere la crescita del territorio sardo e crediamo che lo sviluppo possa essere realizzato attraverso un dialogo continuo con le forze politiche regionali e locali".

Nell'ambito dell'accordo firmato con la Regione nel gennaio 2007, E.ON Produzione è impegnata, tra l'altro, nel progetto di un nuovo gruppo a carbone da 410 MW che è in attesa di autorizzazione dei competenti Ministeri. Il progetto comporta un significativo miglioramento dell'impatto paesaggistico ed ambientale della centrale, attraverso: la diminuzione delle emissioni in atmosfera; la dismissione e successiva demolizione delle attuali sezioni 1 e 2 e della relativa ciminiera, con conseguente eliminazione dell'utilizzo dell'olio combustibile; la sostituzione della esistente ciminiera di 200 metri di altezza, relativa alle sezioni 3 e 4, con una più bassa; la liberazione e riqualificazione di un'area di circa 20.000 metri quadrati.

Il progetto, attraverso l'impiego delle migliori tecnologie disponibili e misure compensative previste, non determina un incremento della CO2 ma, in combinazione con l'ulteriore iniziativa che prevede l'impiego di biomasse in parziale sostituzione del carbone, ne realizza una concreta diminuzione.

Il Presidente della Regione, nell'auspicare che tra non molti mesi la procedura d'impatto ambientale - in corso presso il Ministero dell'Ambiente - sia conclusa, ha detto: "Siamo contenti che E.ON sia subentrata a Endesa, decidendo di proseguire con il progetto industriale e i relativi investimenti. E' giusto che noi ci guardiamo dentro tenendo conto delle ragioni di chi investe ma anche di quelle del territorio e dell'ambiente".

"Non è facile per una Regione - ha proseguito Soru - dire sì al carbone, non di meno noi stiamo dicendo di sì a determinate condizioni. Qui non c'è solo un nuovo investimento, bensì un processo di riordino di una vasta area, e non c'è nuova potenza installata ma la demolizione di vecchi impianti e la prospettiva che diventerà inutile un'altra vecchia centrale della stessa zona, ciò che renderà più efficiente il petrolchimico con la sostituzione appunto di una serie di vecchi impianti inquinanti e con un abbattimento consistente di CO2".

"Siamo contenti che si investa nel carbone - ha detto ancora il Presidente Soru -, che non si faccia semplicemente combustione ma si sperimentino e applichino nuove tecnologie per la desolforizzazione, l'abbattimento dei fumi e delle ceneri, di modo che non si possa non prevedere che prima o poi si consumi in Sardegna il carbone prodotto nella nostra isola".

A proposito dell'emissione di anidride carbonica, il Presidente della Regione ha precisato: "Noi stiamo monitorando l'emissione di CO2 nell'atmosfera, e contribuiamo in molti modi al suo abbattimento: siamo diventati la prima regione d'Italia per superficie totale boscata, stiamo cercando di togliere gli autoarticolati dalle strade per portarli sulle navi, stiamo sostituendo gli autobus vecchi con i nuovi, stiamo facendo una politica per ridurre l'inquinamento luminoso e ci piace che anche la politica energetica sia coerente con questi obiettivi. Per questo approfitto dell'occasione per chiedervi di contribuire agli investimenti nella forestazione in Sardegna".

Infine, il Presidente Soru ha chiesto - davanti ai Sindaci di Sassari e Porto Torres - la restituzione delle aree marine situate subito dopo i serbatoi di olio combustibile dei quali è prevista la demolizione.