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Un Piano triennale per fermare la pesca a strascico

20.12.08 - comunicati stampa - anno 2008
Ieri la Giunta regionale ha approvato la delibera con la quale si dà avvio allo specifico Piano triennale, previsto nella Finanziaria regionale 2008, che ha l'obiettivo di fermare la pesca a strascico e reindirizzare l'attività delle imbarcazioni verso altre tipologie di pesca, più selettive e meno impattanti.

"Con questo strumento - ha detto l'assessore Foddis - la Regione vuole da una parte tutelare meglio il mare da un sistema di pesca che è tra le cause della scomparsa delle praterie di posidonia a basse profondità e del deterioramento delle popolazioni che vivono sui fondali; dall’altra, vuole incentivare una gestione integrata e sostenibile delle zone costiere attraverso un aiuto concreto a chi intende rinunciare alla pesca a strascico, tutelando così il reddito degli operatori ittici".

Il Piano è stato concepito coerentemente con le politiche regionali, nazionali e comunitarie in materia di salvaguardia ambientale e con la programmazione operativa nazionale per l’attuazione degli interventi cofinanziati dal Fondo Europeo della Pesca 2007-2013. Inoltre, gli interventi sono stati studiati e discussi con il mondo della ricerca, dell’Università e con l’apporto delle organizzazioni di categoria. Il Piano avrà il via libera definitiva dopo l’approvazione del ministero per le Politiche agricole e dopo il riscontro positivo della notifica alla Commissione Europea.

Le risorse stanziate per il 2008, 1 milione di euro, serviranno all'individuazione delle misure di riconversione. Ai benefici previsti dal Piano potranno accedere i titolari di licenza iscritti nei compartimenti marittimi della Sardegna abilitati alla pesca a strascico entro le sei miglia.


La pesca a strascico in Sardegna (dati 2006)
La flotta a strascico che opera in Sardegna è composta da 157 battelli per un tonnellaggio complessivo di poco superiore agli 8 mila GT e una potenza motore pari a 35.414 kW, offrendo occupazione a 611 addetti. Rispetto agli altri segmenti di flotta che operano nell’Isola, i battelli a strascico costituiscono il 12% in termini quantitativi e rispettivamente il 68% ed il 40% del GT e del kW.
Il segmento della flotta che esercita la pesca con sistemi a strascico annovera numerose imbarcazioni di piccole dimensioni (GT < 15) che praticano abitualmente la pesca sottocosta.
Dal punto di vista della distribuzione geografica, la flotta a strascico regionale risulta concentrata nel compartimento di Cagliari; in quest’area, infatti, sono iscritti circa i 2/3 dei battelli a strascico (98 unità) e il relativo maggiore tonnellaggio; seguono i compartimenti di Olbia e Porto Torres.
Le attuali norme consentono la pesca a strascico a una distanza non inferiore a tre miglia o, laddove la batimetria sia superiore ai 50 metri, non inferiore ad un miglio e mezzo.