L'assessore Prato replica: "Sui fondi Pac polemica sul nulla"
20.10.0920.10.09 - comunicati stampa - anno 2009
In un momento di grande crisi dell'agricoltura sarda, mi complimento con il direttore della Cia di Sassari, il signor Fabio Chessa, che trova il tempo di polemizzare con la Regione sul nulla". È la replica dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, alla nota diffusa ieri alla stampa dall’esponente Cia.
"Non ho mai sostenuto - spiega l’assessore - che i 102 milioni 312mila e 680 euro destinati a 42.391 imprese agricole isolane per l'acconto 2009 del 70 per cento del Premio disaccoppiato di sostegno al reddito previsto dalla Pac dell’Unione europea fossero fondi regionali. Semmai, ho chiaramente detto che la nostra azione di convincimento nei confronti del Governo e di Agea ha consentito che quelle risorse fossero anticipate da Roma per evitare di aspettare i tempi di Bruxelles.
Trattativa di cui hanno beneficiato anche altre Regioni, non solo quella sarda. La nostra è stata una politica attuata in sede di Conferenza delle Regioni (ai quali lavori l’autorevole esponente della Cia non ha preso parte) e non chissà in quali segrete stanze che nulla hanno a che fare con la propaganda di cui ci si accusa. Forse la propaganda la fa proprio il signor Chessa che cerca un po’ di visibilità personale, chissà per quali motivi e comunque lontani dagli interessi delle aziende agricole rappresentate dalla Cia. Un’organizzazione, tengo a precisarlo, con la quale da subito questa Giunta ha instaurato un clima di massima collaborazione e con la quale ha avuto una dialettica viva e a volte pure aspra, ma sempre nei binari della massima correttezza e nel rispetto reciproco dei ruoli".
"Non ho mai sostenuto - spiega l’assessore - che i 102 milioni 312mila e 680 euro destinati a 42.391 imprese agricole isolane per l'acconto 2009 del 70 per cento del Premio disaccoppiato di sostegno al reddito previsto dalla Pac dell’Unione europea fossero fondi regionali. Semmai, ho chiaramente detto che la nostra azione di convincimento nei confronti del Governo e di Agea ha consentito che quelle risorse fossero anticipate da Roma per evitare di aspettare i tempi di Bruxelles.
Trattativa di cui hanno beneficiato anche altre Regioni, non solo quella sarda. La nostra è stata una politica attuata in sede di Conferenza delle Regioni (ai quali lavori l’autorevole esponente della Cia non ha preso parte) e non chissà in quali segrete stanze che nulla hanno a che fare con la propaganda di cui ci si accusa. Forse la propaganda la fa proprio il signor Chessa che cerca un po’ di visibilità personale, chissà per quali motivi e comunque lontani dagli interessi delle aziende agricole rappresentate dalla Cia. Un’organizzazione, tengo a precisarlo, con la quale da subito questa Giunta ha instaurato un clima di massima collaborazione e con la quale ha avuto una dialettica viva e a volte pure aspra, ma sempre nei binari della massima correttezza e nel rispetto reciproco dei ruoli".