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Cappellacci agli Stati generali dell'Informazione

14.11.09 - comunicati stampa - anno 2009
Un invito ad esercitare sempre, con la massima libertà, il diritto di critica ("non mi sentirete mai, e’ un impegno che ribadisco qui in maniere solenne, lamentarmi quando mi chiederete conto di cose che non condividete"), ma anche un appello pressante ad accompagnarlo col dovere di cronaca dei fatti e nel rispetto della persona".

E' uno dei punti centrali dell’intervento del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, alla giornata conclusiva degli Stati generali dell’informazione svoltosi ad Alghero.

"Nella mia vita professionale sono stato vicepresidente dell'ordine e sono uso a frequentare riunioni come questa. Oggi sono venuto ad ascoltarvi perché é sempre bene sentire le ragioni degli altri. Ci sono momenti in cui la logica della ‘controparte’ deve cedere il passo a quella della responsabilità - ha spiegato il Presidente -. Dinanzi ad una crisi come questa che stiamo attraversando, abbiamo tutti il dovere di unire gli sforzi. Le soluzioni risolutive in quanto tali non sono nella disponibilità della politica, neanche in quella delle grandi potenze mondiali. Ciò non significa che la politica non debba assumersi le sue responsabilità, ma, al contrario, che ci si deve impegnare per attenuare le conseguenze della crisi e creare i presupposti per la ripresa’’

"E'vero che il politico ha un rapporto schizofrenico rispetto ai media e rincorre troppo la telecamera. Quando si assume un ruolo pubblico si deve mettere in conto di andare sotto i riflettori ed essere anche inseguiti anche a discapito della privacy. Ho seguito, però, le recenti vicende di un mio collega presidente di Regione – ha aggiunto - . Non giudico i suoi comportamenti e non spetta a me farlo. Lo dico perché immagino lo shock che può provare un minore nel vedere il proprio padre dipinto in un certo modo. Vi invito a fare il vostro mestiere in maniera libera, a presidio della democrazia, ma vi invito a considerare anche il limite del rispetto della persona umana. Esiste un diritto alla libertà dalla informazione che é in qualche modo un contrappeso del diritto alla critica.
Vi invito ad essere osservatori attenti e critici della politica re, perché serve ad orientare le nostre azioni e prometto – lo ribadisco - che non mi lamenterò mai di situazioni di questo tipo. Non considererò i giornalisti amici o nemici a seconda di quello che scrivono. Allo stesso tempo vi chiedo di tener fede ai principi deontologici cui si ispira la professione. Qui ci sono ottimi giornalisti e non è un caso che gli indici di lettura mostrino che i Sardi sono attenti a quanto scrivete. La forma corretta della notizia é quella che ci rende consapevoli della vita politica, culturale e sociale della nostra comunità’’.

Il presidente Cappellacci ha, infine, invitato la politica e l'informazione a lavorare insieme anche per far si’ affinché i problemi della Sardegna abbiano l'attenzione nazionale che meritano.

"Oggi manderò una lettera a tutti i direttori di testate nazionali affinché battaglie come quella degli operai ALCOA- ha concluso - abbiano l'attenzione che meritano anche dalla stampa e dal sistema radiotelevisivo nazionale. Non dico che sara’ questo a risolvere il problema, ma, come abbiamo visto per altri casi meno drammatici di quello dei 4 lavoratori che da giorni vivono, in condizioni davvero estreme, su un silos ad oltrre 60 metri di altezza, puo’ contribuire a sensibilizzare tutti e offrire un aiuto con il coinvolgimento di tutta l’opinione pubblica".