L’assessore Rau: “L’Enel deve garantire il mantenimento del posto di teleconduzione della centrale elettrica del Taloro”
08.10.0408.10.04 - comunicati stampa - anno 2004
“L’Enel deve garantire il mantenimento del posto di teleconduzione della centrale elettrica del Taloro”: lo ha detto ieri l’assessore all’Industria Concetta Rau nel corso di un incontro con le OO.SS., l’ENEL e il GRTN (Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale).
L’assessore Rau ha chiesto chiaramente all’Enel: “Dovete rivedere il vostro piano di riorganizzazione infrastrutturale e del personale in Sardegna”. Il piano dell’Enel prevede infatti l’accentramento dei punti di telecontrollo degli impianti e delle centrali in tutta Italia. La conseguenza per la Sardegna sarebbe la chiusura del posto di teleconduzione del Taloro e il telecomando della centrale idroelettrica da Montorio, in Abruzzo.
In sostanza verrebbe meno l’attuale turno unico avvicendato di dodici turnisti che garantisce, 24 ore su 24, il pronto intervento manuale per la riaccensione dell’impianto in casi di necessità. Il ricorso alla reperibilità, in luogo del turno unico avvicendato prevederebbe il taglio di quattro lavoratori.
Le OO.SS. hanno manifestato all’Assessore grande preoccupazione per la politica dell’Enel, considerata particolarmente grave per la peculiarità del sistema elettrico regionale, per la sua insularità e i forti rischi per le condizioni di sicurezza di esercizio della rete.
I sindacati hanno poi sottolineato che la Provincia di Nuoro è l’ultima su 102 province in quanto a infrastrutturazione energetica.
Anche il GRTN ha manifestato forti perplessità per la scelta di Enel, riconoscendo al turno continuo avvicendato del Taloro l’importante funzione di pronto intervento costante in tempo reale in caso di emergenze e gravi black-out, e ritenendo invece sufficiente il ricorso alla reperibilità, che non garantirebbe la riaccensione degli impianti in tempi tecnicamente utili.
A conclusione dell’incontro, l’Assessore Rau ha detto: “E’ necessario che il posto di teleconduzione del Taloro rimanga nelle attuali condizioni di funzionamento, con il turno continuo avvicendato, fino a quando l’Enel non garantirà un protocollo sulla riaccensione e sicurezza degli impianti che consenta l’attuale standard d’intervento”.
L’assessore Rau ha chiesto chiaramente all’Enel: “Dovete rivedere il vostro piano di riorganizzazione infrastrutturale e del personale in Sardegna”. Il piano dell’Enel prevede infatti l’accentramento dei punti di telecontrollo degli impianti e delle centrali in tutta Italia. La conseguenza per la Sardegna sarebbe la chiusura del posto di teleconduzione del Taloro e il telecomando della centrale idroelettrica da Montorio, in Abruzzo.
In sostanza verrebbe meno l’attuale turno unico avvicendato di dodici turnisti che garantisce, 24 ore su 24, il pronto intervento manuale per la riaccensione dell’impianto in casi di necessità. Il ricorso alla reperibilità, in luogo del turno unico avvicendato prevederebbe il taglio di quattro lavoratori.
Le OO.SS. hanno manifestato all’Assessore grande preoccupazione per la politica dell’Enel, considerata particolarmente grave per la peculiarità del sistema elettrico regionale, per la sua insularità e i forti rischi per le condizioni di sicurezza di esercizio della rete.
I sindacati hanno poi sottolineato che la Provincia di Nuoro è l’ultima su 102 province in quanto a infrastrutturazione energetica.
Anche il GRTN ha manifestato forti perplessità per la scelta di Enel, riconoscendo al turno continuo avvicendato del Taloro l’importante funzione di pronto intervento costante in tempo reale in caso di emergenze e gravi black-out, e ritenendo invece sufficiente il ricorso alla reperibilità, che non garantirebbe la riaccensione degli impianti in tempi tecnicamente utili.
A conclusione dell’incontro, l’Assessore Rau ha detto: “E’ necessario che il posto di teleconduzione del Taloro rimanga nelle attuali condizioni di funzionamento, con il turno continuo avvicendato, fino a quando l’Enel non garantirà un protocollo sulla riaccensione e sicurezza degli impianti che consenta l’attuale standard d’intervento”.