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Spetta alla Regione decidere il futuro dell’Asinara

08.10.04 - comunicati stampa - anno 2004
“La Regione Sardegna rivendica maggiore autonomia e competenze per la gestione dell’isola dell’Asinara e del suo parco nazionale”: lo ha detto oggi il presidente della Regione Renato Soru al termine della riunione di insediamento della Comunità del Parco, organo consultivo e propositivo dell’Ente parco che ha compiti d’indirizzo sul Regolamento e sul piano del parco, sul bilancio e sul conto consuntivo. Della comunità del parco fanno parte la Regione, la Provincia di Sassari e il Comune di Portotorres.

“La 1° cosa da fare, – ha continuato Soru, che ha visitato l’Asinara per la prima volta - sarà chiedere al Ministero dell’Ambiente la revoca delle nomine dei 5 membri del consiglio direttivo a suo tempo scelti dal ministero. La Comunità del parco dovrà esprimere i suoi nomi”.

In tempi brevi, “entro poche settimane”, verrà definito il Regolamento del parco che dovrà dare le linee d’indirizzo sullo sviluppo e la gestione. La Regione ha poi chiesto agli altri due membri della Comunità del parco di avere un peso decisionale maggiore rispetto ai due enti locali. “Non c’è nessuna volontà di essere predominanti – ha chiarito il presidente Soru – ma tuteliamo comunità diverse. La Regione deve avere una visione generale e tutelare gli interessi tutti i sardi”.

Il Presidente ha poi puntualizzato che i progetti di recupero e valorizzazione già avviati sull’isola non si fermeranno: “Finora è stato il Ministero a decidere il futuro del parco a tutti i livelli. Le competenze su tutela dell’ambiente e gestione dei parchi sono completamente centralizzate. Non deve essere più così. D’ora in poi faremo in modo che si tenga conto della regione Sardegna e degli interessi dei sardi”.

L’assessore regionale all’Ambiente Tonino Dessì, che ha voluto la riunione di insediamento del comitato, ha aggiunto: “La Regione vuole svolgere un ruolo importante pur in questa condizione normativa centralista. Dalla sua costituzione è la prima volta che la Regione si occupa del parco dell’Asinara. Vogliamo farlo a tempo pieno, rivendicando un ruolo nei confronti del Ministero”.

Per Tonino Dessì, la Regione vuole che “il parco decolli creando opportunità di sviluppo per tutta la Sardegna”. “La Regione - ha poi aggiunto- è proprietaria dell’isola dell’Asinara e vuole fugare le velleità di chi vorrebbe decidere sul suo futuro”.

Il presidente della Regione ha assicurato che l’amministrazione si farà carico del trasferimento di tutti i beni non ancora passati dal controllo dello stato a quello della regione.

Piero Deidda, presidente dell’Ente parco si è detto d’accordo con la politica della Regione: “Questa isola maledetta deve risorgere e essere restituita ai sardi ma anche a quanti vogliono visitarla e conoscerla”.

Per questa ragione il presidente dell’Ente parco ha chiesto a Renato Soru di risolvere le emergenze che bloccano lo sviluppo futuro del parco. “Dobbiamo risolvere il problema della continuità territoriale che ha riflessi terribili: il visitatore che arriva all’Asinara spende una somma esagerata, circa 35 euro, senza poter usufruire di servizi. Dobbiamo favorire la fruibilità dell’isola”.

Renato Soru ha detto che la Regione si impegnerà perché all’Asinara venga ripopolato il villaggio oggi disabitato di Cala d’Oliva e perché sia rilanciata l’agricoltura e l’artigianato.

Nel pomeriggio Renato Soru ha visitato tutta l’isola accompagnato dal sindaco di Portotorres Cermelli e dal presidente della provincia di Sassari Franco Masala.