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Ventisette milioni di euro da destinare a interventi di edilizia scolastica

15.09.04 - comunicati stampa - anno 2004
Ventisette milioni di euro da destinare a interventi di edilizia scolastica. La Giunta regionale ha approvato ieri la proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Elisabetta Pilia, di autorizzare l’impegno della spesa di 27.000.000 di euro per l’adeguamento degli edifici scolastiche dell’Isola alle norme sulla sicurezza, l’agibilità, l'igiene e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il provvedimento si muove nel solco del piano regionale straordinario di edilizia scolastica, finanziato con uno stanziamento globale di 206,583 milioni di euro, inizialmente ripartito nel triennio 2001-2003 e ridistribuito poi nell’arco di sei esercizi dal 2001 al 2006.

"Le somme disponibili nel bilancio dell'esercizio corrente – ha detto l’Assessore – risultano del tutto inadeguate a soddisfare il fabbisogno espresso dagli enti locali di circa 190 milioni di euro, indispensabile per completare la messa a norma di tutte le scuole. Questo finanziamento – ha continuato Elisabetta Pilia – è oggetto di pressanti richieste da parte delle amministrazioni locali, che lamentano di non disporre delle necessarie risorse nei propri bilanci ma che, tuttavia, hanno l’obbligo di adeguare gli edifici alla normativa vigente".

Secondo gli esiti di una rilevazione fatta dagli uffici dell'assessorato presso tutte le amministrazioni comunali e provinciali della Sardegna, gli interventi per nuove costruzioni, ampliamenti, riadattamenti, palestre, impianti sportivi e altro, rappresentano un fabbisogno ulteriore di circa 160 milioni di euro.

Fino all'esercizio 2003 sono stati assegnati ed erogati ai Comuni e alle Province poco meno di 26 milioni di euro nel 2001, 77,469 milioni nel 2002 e poco meno di 25 milioni di euro nel 2003. Lo stanziamento per il 2004 ammonta a 30,823 milioni di euro. Una parte di questa somma è già stata utilizzata per far fronte a interventi di carattere d’urgenza, i restanti 27 milioni di euro sono quelli sui quali ha deciso la Giunta ieri, e con i quali è possibile finanziare un piano spesa che copre appena il 14% circa delle esigenze di adeguamento alle norme degli edifici scolastici. Il finanziamento regionale copre il 90% delle spese ritenute ammissibili, mentre il restante 10% è a carico delle amministrazioni beneficiarie.

Ha detto l'assessore regionale: "Data l’esiguità delle stanziamento disponibile rispetto al fabbisogno abbiamo ritenuto di dovere operare delle scelte che tengono conto anche di quanto è stato finanziato con i piani precedenti".

I tre quarti dello stanziamento disponibile, pari a 20,250 milioni di euro sono da ripartire fra i vari Comuni tenendo conto sia della popolazione scolastica, sia delle esigenze rappresentate dagli enti locali. Lo stanziamento è da destinare esclusivamente alla realizzazione di opere di messa a norma in edifici scolastici ricadenti nei Comuni con popolazione inferiore a 20 mila abitanti. Sono stati esclusi i Comuni con più di 20 mila abitanti già finanziati con l’intero stanziamento statale del piano annuale di interventi per il 2003.

Il restante quarto dello stanziamento disponibile, 6,750 milioni è assegnato alle amministrazioni provinciali per la realizzazione di interventi prioritariamente destinati all'adeguamento alle norme degli edifici delle scuole secondarie superiori. I finanziamenti saranno attribuiti sulla base delle priorità che le amministrazioni provinciali individueranno. Alle province – ha fatto notare l’assessore – era stato attribuito l'intero stanziamento assegnato dallo Stato per il piano annuale del 2004. Elisabetta Pilia ha chiarito che non si interviene con questo piano regionale straordinario a favore delle scuole considerate a rischio di chiusura (per l’esiguo numero di alunni) dalla direzione generale scolastica, ma che saranno adottate apposite misure nell’ambito dei futuri piani di riparto delle risorse regionali, una volta che sarà definita la riorganizzazione complessiva della rete scolastica.