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Continuità territoriale, l'assessore Sandro Broccia ascoltato in commissione regionale Trasporti

03.11.05 - comunicati stampa - anno 2005
Chi sostiene che il rincaro di 12 euro per volare dalla Sardegna verso Roma e Milano rischia di trasformare la continuità territoriale in una scatola vuota fa solo demagogia. Dal novembre 2000 allo scorso settembre il costo del carburante è triplicato, passando da 253 a 750 dollari per tonnellata. Un aumento secco del 300 per cento che ha avuto inevitabili ripercussioni sugli oneri di gestione delle compagnie. Se si considera che il consumo di carburante incide tra il 20 e il 25 per cento sul costo di un'ora di volo, che un aereo Md 80 nei sessanta minuti impiegati sulla tratta da Elmas a Fiumicino brucia 3 tonnellate e mezza di cherosene, è facile fare i conti. «L'aumento di 12 euro sui biglietti per Roma e Milano è il prezzo da pagare all’incremento del costo del combustibile. Attualmente si sta ancora viaggiando come se il cherosene avesse lo stesso prezzo di cinque anni fa», ha detto Broccia questo pomeriggio, al termine dell'audizione in commissione Trasporti, in agenda per fare il punto sulle risoluzioni prese nella conferenza di servizi che si è tenuta a Roma nei giorni scorsi. «Lo stesso decreto sulla continuità territoriale licenziato dal governo nel 2000 – ha ricordato l’assessore – dice a chiare lettere che le tariffe devono essere modificate in caso di variazioni percentuali superiori al 5 per cento del costo del carburante. Solo da luglio a settembre il prezzo del combustibile è cresciuto del 40 per cento. Davvero non si poteva fare diversamente. Dire di no avrebbe significato arrecare un grosso danno ai sardi».
Un incontro sereno, costruttivo, quello con la commissione presieduta da Giuseppe Pirisi. Soprattutto un’occasione per ricordare le novità contenute nel nuovo sistema di continuità territoriale (in vigore a partire dal 31 marzo 2006): non solo dieci nuove rotte (da Cagliari per Verona, Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo; da Olbia verso Verona e Bologna; da Alghero per Torino e Bologna) ma anche un insieme di norme che dovrebbero tutelare i passeggeri da eventuali abusi e disservizi delle compagnie.
Tra queste, una obbliga i vettori a pagare una penale di 5000 euro se la percentuale di voli cancellati dovesse superare un certo limite, un'altra impegna le compagnie a garantire l’85 per cento dei voli rispettando la puntualità (oltre i venti minuti di ritardo si paga una penale di 15 euro per ogni volo che non rispetta l’orario indicato sul biglietto).
Ci sono novità anche sul fronte delle tariffe, non più soggette a limitazioni (niente più posti contingentati), e del numero di voli, destinato ad essere potenziato: i voli per Roma nella stagione invernale passeranno dagli attuali 8 a 9 o 10; in estate i voli per la capitale passeranno dall’attuale forbice di 10-13 a 12-14. Verso Milano ci sarà un volo in più rispetto agli attuali 5 in autunno e inverno, mentre nella stagione estiva la forbice passerà dai 5-8 voli a 8-10.
Infine sarà costituito un comitato paritetico per il monitoraggio dell'attività delle compagnie aeree, presieduto e convocato dall'assessore ai Trasporti per verificare il rispetto della legge sulla continuità. Ne faranno parte il ministero competente e l'Enac.