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Trasporti, Broccia: "L'Arst verrà privatizzata".

21.11.05 - comunicati stampa - anno 2005
Per ora è una dichiarazione di intenti ma diventerà un obiettivo da raggiungere in modi e tempi da definire, cercando la concertazione con i sindacati: l'Arst, l’azienda controllata dalla Regione che assicura i collegamenti su strada tra i comuni dell'isola, verrà privatizzata. Lo ha annunciato l'assessore regionale ai Trasporti Sandro Broccia a margine di un convegno sul trasporto pubblico locale, organizzato dalla Provincia di Cagliari, che si è svolto questa mattina a Palazzo Viceregio.
«Tra i compiti della Regione non vi è quello di guidare i pullman», ha detto Broccia, «ma di pianificare l’attività del settore per renderlo più efficiente».
Finora non è stato così. Nelle giunte precedenti gli assessori di turno elargivano concessioni di nuove tratte anche laddove non vi era un effettivo bisogno, creando a volte inutili sovrapposizioni: «Hanno istituito una linea persino all’Asinara. Ma da oggi le cose sono cambiate», ha sottolineato Broccia: non si ragionerà più in termini di consenso elettorale. La parola d’ordine è razionalizzare un settore «ancora ingessato da un conservatorismo che spegne le istanze di riforma». «Il problema della Sardegna non è la penuria di collegamenti su strada, che sono persino troppi – ha proseguito l’assessore – ma la mancanza di programmazione. Il presente e il futuro passano invece dalla pianificazione delle risorse e dall’integrazione del trasporto su gomma con il sistema ferroviario: su questo punto permangono molti ostacoli da rimuovere».
Tra i nodi da sciogliere è primario il ringiovanimento della flotta: l'età media dei mezzi circolanti nell'isola è di 14 anni, contro i 10 della penisola e i 7 del resto d’Europa. Il reperimento delle risorse per l’acquisto di nuovi pullman è uno degli obiettivi prioritari dell’assessorato.
Sui rapporti con gli enti locali e in particolare con le nuove Province che avevano ravvisato nel disegno di legge sulla riforma del trasporto pubblico, attualmente all'esame del consiglio regionale, un eccesso di centralismo, Broccia ha manifestato disponibilità ad accogliere alcune obiezioni mosse al testo ma ha difeso l’impianto della legge, invitando i rappresentanti degli enti a predisporre una serie di emendamenti da sottoporre all’attenzione dell’aula alla ripresa dei lavori consiliari: «Una forma di concertazione da seguire quando saremo chiamati a confrontarci sul piano dei Trasporti regionale», è l'auspicio dell'assessore.
«Fino a un anno fa – ha fatto inoltre osservare Broccia – erano le singole aziende pubbliche e private a interpretare e gestire le esigenze del territorio: in ordine sparso, senza cercare un'azione coordinata e coerente tra loro». «D'ora in avanti – ha concluso – saranno le amministrazioni a decidere sulla necessità o meno di attivare o tagliare i servizi. Gli enti locali devono riappropriarsi delle proprie competenze. Solo a loro spetta il compito di fare politica dei trasporti».