Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


Trasporti, progetto "Ritmo": sarà Carloforte il laboratorio sardo della mobilità sostenibile

23.11.05 - comunicati stampa - anno 2005
Sarà Carloforte la località turistica sarda dove verranno sperimentati i modelli di mobilità sostenibile individuati dal progetto comunitario "Ritmo", presentato questa mattina a Cagliari in una conferenza internazionale svoltasi all’hotel Caesar’s sotto l’organizzazione dell’assessorato regionale ai Trasporti. Nella cittadina dell’isola di San Pietro, secondo quanto suggerito dal piano, dovrebbero essere realizzate una nuova strada e una rotatoria; il centro storico diverrebbe una zona a traffico limitato e sarebbe incentivato il trasporto pubblico locale con l’impiego di autobus elettrici.
Il condizionale è d’obbligo, perché "Ritmo" (l'acronimo cela un nome lunghissimo e volutamente programmatico: Réseau d’Îles Touristiques de la Méditerranée pour la promotion d’une mobilité durable e sûre dans ces destinations), iniziativa dell’Ue che prende forma nell’ambito del programma Interreg IIIB (la Regione è tra i partner), non finanzia direttamente la realizzazione delle opere in questione. I suoi obiettivi (già di per sé «una positiva inversione di tendenza rispetto a un passato fatto spesso di ritardi e incoerenze progettuali», fanno notare i tecnici dell’assessorato) sono lo sviluppo di nuove metodologie di pianificazione che si traducano in risultati concreti, nel segno di risorse e tempi certi, e la realizzazione di piani urbani di mobilità in grado di migliorare le condizioni di vita nelle località turistiche, messe a dura prova nella stagione estiva dall'assalto dei vacanzieri.
Scopi da raggiungere: attenuare gli effetti dell’impatto ambientale determinato dall’aumento della popolazione, ridurre i consumi energetici, snellire il traffico rendendo più sicura la circolazione (in estate di solito aumenta il numero di incidenti in modo direttamente proporzionale alla quantità di veicoli circolanti), fidelizzare i visitatori, innalzare il livello di qualità della loro vita e di quella dei residenti.
La sperimentazione è già in corso nelle isole Baleari, a Creta e nelle regioni del Sud Egeo. Nel futuro toccherà alla Sardegna, nell’area pilota di Carloforte: laboratorio ideale, isola nell’isola che deve fare i conti con una continuità territoriale in scala ridotta e con l’insieme dei problemi legati all'afflusso di turisti, primo fra tutti «l’accresciuta domanda di mobilità», spiega Corrado Nieddu, funzionario dell’assessorato regionale ai Trasporti, tra i relatori della conferenza internazionale a cui hanno partecipato anche l'assessore Sandro Broccia e tecnici ed amministratori dei paesi coinvolti nell’iniziativa, Spagna e Grecia.
Domanda scontata: con quali risorse e in che tempi prenderà il via la sperimentazione nell’area carlofortina? «E’ prematuro dirlo – spiega Nieddu –. Compito del progetto Ritmo è innanzitutto mettere a punto una pianificazione: è il piano stesso che indica dove reperire le risorse necessarie e con quali modalità. Sono disponibili diversi strumenti di finanziamento: il piano ne individua uno e lo vincola. Grazie a una precisa definizione dei criteri di metodo si eviteranno ritardi e incoerenze in fase di progetto e nella successiva realizzazione».
Insomma, definire gli strumenti di una pianificazione, garantire che questa si possa tradurre in atti concreti e in tempi ragionevoli, è già un passo avanti rispetto al passato: «La realtà è che la Sardegna non ha ancora prodotto strumenti di pianificazione della mobilità locale», aggiunge Nieddu, a cui fa eco l’assessore Sandro Broccia. Che da parte sua ha ribadito nell’intervento di questa mattina i punti fermi di una più volte esposta strategia del trasporto locale basata sull’esigenza di razionalizzazione. Per Carloforte la sperimentazione del progetto Ritmo dovrebbe configurarsi, secondo Broccia, come punto di partenza verso «un futuro senza automobili», uno scenario da isola pedonale in grande scala, dove i turisti si sposteranno a piedi, in bicicletta o su veicoli elettrici.