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Cappellacci e La Spisa: "Dichiarazioni faziose. Nei confronti del Governo la Giunta ha una posizione fermissima"

18.11.10 - comunicati stampa - anno 2010
"Le dichiarazioni fatte da alcuni esponenti dell'opposizione sulla questione delle entrate manifestano una faziosità che confligge con gli interessi della Sardegna. Oggi il governo regionale sta attuando tutte, assolutamente tutte, le azioni necessarie per assicurare alla Regione le compartecipazioni al gettito maturato nell'Isola, così come scritto nello Statuto Speciale". E' quanto affermano il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l'assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alle dichiarazioni dell'opposizione sulla Finanziaria 2011.

"Per questo – proseguono Cappellacci e La Spisa – è stata adottata, da subito e ben prima che le opposizioni lo chiedessero, la decisione di arrivare al conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale per ottenere quanto dovuto. Nel frattempo è necessario attraversare un breve percorso di confronto con lo Stato per determinare in norme di attuazione i meccanismi di calcolo delle quote di gettito spettanti alla Sardegna, che l'accordo Prodi-Soru non aveva precisato.
Questo è il primo punto che occorre chiarire: la nuova formulazione dell'articolo 8 dello Statuto, stabilita nel 2006, aveva due limiti evidentissimi: primo, non stabiliva i criteri di calcolo delle quote di alcuni tributi; secondo, rinviava al 2010 l'entrata a regime del nuovo sistema. Questo significa che Prodi e Soru hanno chiuso l'accordo impegnando i governi futuri".

"Nonostante questo - riprendono il presidente e l'assessore - siamo stati da subito disponibili a colmare le lacune dell'accordo e, senza polemiche, abbiamo brandito e difeso la bandiera della Sardegna, chiedendo e ottenendo l'avvio del procedimento per concordare le norme di attuazione, e iscrivendo nel bilancio regionale le somme derivanti da una previsione delle quote di gettito spettanti alla Regione in base al nuovo sistema. Queste previsioni, è necessario ripeterlo per l'ennesima volta, sono ancora approssimative proprio a causa dell'assenza delle norme di attuazione. Chi, come ancora oggi fa l'opposizione, dichiara cifre relative alle entrate dovute dallo Stato, lo fa in maniera irresponsabile se non aggiunge l'avvertenza che si tratta per ora di semplici previsioni. Lo Stato oggi accantona nel suo bilancio delle somme che, per esplicita dichiarazione del Vice Ministro dell'economia, solo ancora provvisorie e che verranno modificate dopo la definizione derivante dalle norme di attuazione. Noi, nel frattempo, abbiamo affidato la trattativa tecnica a dirigenti e professionisti seri e qualificati che ci rappresentano nella commissione paritetica, a seguito di direttive chiare e di continue verifiche interlocutorie".

"Nel confronto con il Governo Italiano - concludono - abbiamo espresso una posizione fermissima, nel chiedere il leale adempimento degli impegni assunti nel 2006, essendo disponibili ad andare fino in fondo, anche a costo di avviare un conflitto istituzionale".