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Il Presidente Soru all’incontro con allevatori e trasformatori:
uscire dall’emergenza ridando prospettive al comparto.
La Regione negli anni scorsi ha perso battute decisive

20.12.04 - comunicati stampa - anno 2004
Davanti alla crisi straordinaria del comparto ovino, la Regione sta seguendo quotidianamente l’emergenza, per cercare di uscirne con un accordo interprofessionale che stabilisca in maniera definitiva la modalità di calcolo del prezzo del latte e la regolamentazione dell’offerta.
Il Presidente Renato Soru ha partecipato questo pomeriggio, insieme all’Assessore all’Agricoltura Salvatoricca Addis, a un incontro fra rappresentanti degli allevatori, degli industriali e della cooperazione, e ha ribadito la volontà della Regione di legare a questo risultato _ “un accordo interprofessionale che valga per l’oggi e per il futuro” _ misure anche urgenti per l’ammasso del formaggio invenduto, di assistenza alla commercializzazione e alla conquista di nuovi mercati, di agevolazione di produzioni industriali casearie alternative. I rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole e dei trasformatori hanno concordato sulla necessità di stabilire le modalità di calcolo del prezzo del latte sulla base del valore dei prodotti finiti, affinché l’intera filiera si avvantaggi di future politiche di valorizzazione del prodotto, e di regolamentare l’offerta perché vengano evitati all’origine eccessi di produzione che comportino il crollo dei prezzi.
“Stiamo impegnandoci tra molte difficoltà _ ha detto Renato Soru _ mentre è in atto una crisi dei consumi e del mercato Usa, ad appena un anno dal Piano Fischler che con l’organizzazione comune dei mercati (ocm) ha sostanzialmente smantellato i sistemi di protezione dell’agricoltura comunitaria. Gli anni dal 2001 al 2003 dovevano essere quelli nei quali la politica sarda e le stesse rappresentanze di categoria (in qualche caso coincidenti, con l’assessore regionale all’agricoltura presidente di un’importante organizzazione professionale) avrebbero dovuto difendere il comparto ovino in sede nazionale e comunitaria, pretenderne la regolamentazione e il sostegno finanziario”.
“Questo è ancor più vero _ ha continuato il Presidente _ perché dal prossimo gennaio entreranno in vigore i premi per i produttori di latte vaccino che metteranno in ulteriore difficoltà i formaggi prodotti con latte ovino, rimasti fuori da qualsiasi sostegno. Oggi, in ritardo, la Regione ha già deliberato la richiesta al Ministro perché si faccia promotore di questa rivendicazione, per la modifica dell’organizzazione comune dei mercati nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, introducendo nell’ocm anche il latte ovino e permettendo un intervento compensativo a favore dei produttori storici di latte di pecora”.
La Regione ha già chiesto che il ministro Alemanno utilizzi i poteri di cui dispone, e, come ha promesso, entro Natale emani i provvedimenti di regolamentazione dell’offerta, che aiutino ad affrontare in maniera più ordinata la prossima campagna.
“Gli errori del passato devono aiutarci a lavorare meglio nel presente”, ha detto ancora Renato Soru, riferendosi al limite di iniziativa della Regione sarda negli anni nei quali veniva preparata la riforma della Politica agricola comune. “La Giunta _ ha concluso il Presidente _ si farà carico di aiutare il comparto a uscire dall’emergenza e a diventare un punto di forza del sistema dell’economia della Sardegna, che coinvolge importanti aree dell’isola, a cominciare dalle zone interne. Siamo a disposizione degli allevatori, dei trasformatori, per continuare un lavoro comune”.

Ufficio stampa