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Gli indirizzi della Giunta all’amministrazione regionale: obiettivi,
verifica dei risultati ottenuti, valutazione dei dirigenti e del personale

08.12.04 - comunicati stampa - anno 2004
La Giunta regionale ha approvato ieri sera una delibera che definisce gli obiettivi e gli indirizzi per rendere l’azione dell’amministrazione regionale “più economica, più spedita e più rispondente al pubblico interesse”. Su proposta dell’Assessore Agli Affari Generali e al Personale, sono stati stabiliti “i passaggi essenziali” dell’azione amministrativa: gli obiettivi e gli indirizzi fissati dalla direzione politica regionale, i piani operativi predisposti dai dirigenti, la verifica dei risultati conseguiti, la valutazione dei dirigenti sulla base dei risultati, anche mediante il supporto nuovo e importante che può e deve venire dal controllo interno di gestione. “Tale valutazione dovrà estendersi a cascata a tutti i responsabili e dipendenti regionali”, è scritto nella delibera approvata ieri. Che continua: “Le funzioni di programmazione e controllo, quelle di organizzazione e metodo, dovranno essere la reale guida delle verifiche di responsabilità a tutti i livelli dell’organizzazione regionale. Cosicché, a partire dalla Giunta e dai dirigenti, investendo il complesso del personale, ciascuno dovrà assumere le proprie responsabilità”.
“La piena responsabilizzazione della funzione pubblica regionale – ha detto l’Assessore Dadea – dovrà essere la chiave di vota della Regione rinnovata”. Nel testo della delibera si ricorda come “si rende necessaria la revisione della disciplina legislativa vigente, in particolare delle leggi regionali numero 1 del 1977 e la 31 del 1998”. “Verranno riconsiderate le modalità di selezione e di valutazione dei dirigenti privilegiando il loro accesso mediante concorso pubblico. In tal modo potrà essere garantita l’immissione di nuove professionalità, oggi indispensabili per un’efficace azione di governo, di programmazione, di gestione operativa, di verifica e di controllo”.
La delibera della Giunta parla anche del “ridimensionamento del complesso di incarichi oggi distribuiti ai diversi livelli, che comportano dilatazione dei costi, sovrapposizioni e duplicazioni, rarefazione delle responsabilità gestionali: “La riorganizzazione degli uffici dovrà condurre ad una chiara attribuzione di responsabilità per aree omogenee, al superamento delle attuali sovrapposizioni, ad una riduzione dei servizi esistenti, a una ulteriore articolazione di unità organizzative che deve trovare giustificazione nella rilevanza quantitativa e qualitativa delle attività svolte e delle risorse umane impiegate. Nella valutazione e retribuzione delle risorse umane _ è scritto ancora nella delibera _ devono acquisire crescente rilievo le capacità e i meriti, riducendo gli automatismi di progressione in carriera”. “Formazione per tutti, nuova professionalità, responsabilità e verifica dei risultati sono i criteri cui tutta l’azione di riforma di questo esecutivo deve ispirarsi, ha detto Massimo Dadea.
Con la stessa delibera, la Giunta regionale ha espresso parere negativo sull’ipotesi di accordo del 12 ottobre scorso relativa alle misure perequative e alle progressioni professionali, e ha rimesso al Coran (il Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione) gli atti relativi, affinché riapra le trattative con le organizzazioni sindacali secondo i nuovi indirizzi e tenendo conto delle risorse disponibili. L’ipotesi delle progressioni (il passaggio all’interno della categoria di appartenenza al livello retributivo immediatamente superiore) venne approvata a fine maggio 2004 dalla Giunta Masala, ma non fu certificata dalla Corte dei Conti, cui compete la verifica dell’attendibilità dei costi e la loro compatibilità finanziaria rispetto i limiti stabiliti dalle leggi finanziaria e di bilancio. Anche le perequazioni hanno subìto la stessa sorte, la denegata certificazione della Corte dei Conti e la riapertura delle trattative.
La Giunta, su proposta dell’Assessore Dadea, ha rimesso tutto nelle mani del Coran, al quale viene chiesto di tenere conto delle ipotesi praticabili, degli oneri finanziari e del periodo di sviluppo delle progressioni, nel contesto degli indirizzi generali sulla riforma dell’amministrazione regionale.

Ufficio stampa