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Momenti di tensione nella lunga trattativa della Regione per lo zuccherificio

26.12.04 - comunicati stampa - anno 2004
La riunione che ha letteralmente strappato alla chiusura lo zuccherificio di Villasor, durato più di dieci ore, ha visto molti momenti di tensione. “Alcuni dei partecipanti sono stati riportati quasi di peso dentro la stanza del Ministero delle Politiche Agricole, dalla tenacia dei rappresentanti della Regione e personalmente da Renato Soru”. Lo racconta uno dei partecipanti alla riunione fra i vertici di Finbieticola e Sadam, conclusa questa mattina poco dopo le 5 con l’accordo che prevede l’avvio della campagna bieticolo-saccarifera e il rilancio dell’attività nello stabilimento di Villasor.
Dice l’assessore all’Industria Concetta Rau, presente all’incontro di Roma con Renato Soru e l’assessore all’Agricoltura Salvatoricca Addis: “E’ vero, ci sono stati momenti di tensione. Non si dimentichi che erano venuti lì per concordare le procedure per la liquidazione della società, la chiusura dello zuccherificio che avrebbe comportato la fine di una importante attività produttiva agricola e industriale. Abbiamo fatto valere la determinazione della Regione a non cedere nulla delle quote di produzione bieticolo-saccarifera. Ci siamo arroccati su questo punto. Il Presidente Soru ha ripetuto più volte che non avremmo consentito l’errore fatto con l’espianto delle vigne, che la Sardegna non avrebbe lasciato tramontare una parte della sua economia agricola e una vera e propria filiera agro-alimentare”.
Dice Salvatorica Addis: “Abbiamo anche molto insistito sulla responsabilità grave che sarebbe caduta su Finbieticola, se non avesse accettato una soluzione e avesse consentito la chiusura di uno zuccherificio efficiente, con impianti di buona tecnologia, e un sistema produttivo che da anni si è specializzato in questa coltura”.
In mattinata, prima di prendere l’aereo che lo ha portato a Bruxelles per l’incontro decisivo sulla continuità territoriale, anche Renato Soru aveva fatto un commento, ricordando l’impegno che la Regione ha assunto per migliorare le condizioni del sistema irriguo dell’area di coltivazione delle bietole, e chiedendo l’impegno degli agricoltori: “Abbiamo fatto la nostra parte, e la continueremo a fare, ma adesso tocca a chi lavora in campagna, di utilizzare tutte le quote che siamo riusciti a difendere. Non c’è zuccherificio senza bieticoltura”.

Ufficio stampa