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Distretti urbani commercio, partnership Sardegna - Lombardia

11.11.11 - comunicati stampa - anno 2011
Una partnership che permetterà l’imminente attuazione in Sardegna di uno strumento economico-sociale già sperimentato con successo in Lombardia, quello dei distretti urbani del commercio. Oggi a Palazzo ‘Mulini Marzoli’ di Busto Arsizio, l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi, a capo di una delegazione composta da funzionari della Regione Sardegna, dai responsabili regionali di Confcommercio e Confesercenti e dal presidente di Unioncamere Sardegna, ha stretto un accordo di collaborazione con la Regione Lombardia, rappresentata dall’assessore del Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu.

Il confronto operativo con le autorità e i funzionari della massima istituzione lombarda è stato utile per un approfondimento sul percorso di creazione e di funzionamento dei distretti urbani del commercio ed è stato seguito da un sopralluogo nel distretto di Busto Arsizio, in provincia di Varese, un efficientissimo esempio di funzionamento dell’innovativo strumento, utile ‘grimaldello’ per l'accesso a fondi comunitari, altrimenti indisponibili, a favore del settore commercio. A margine dell’incontro i due assessori regionali hanno tenuto una conferenza stampa insieme al sindaco di Busto, presidente e manager del Distretto.

"La stretta cooperazione con la Regione Lombardia è una tappa fondamentale - ha affermato l’assessore Crisponi - sia in generale, per i benefici derivanti da una collaborazione economica con una regione ricca e all’avanguardia, sia nello specifico, per lo sviluppo nell’Isola di un sistema integrato come quello del distretto urbano commerciale, aggregazione tra piccoli comuni, associazioni di categoria e imprese. L’unità d’intenti e la volontà unanime di attuare un simile percorso nell’Isola è ben testimoniata dalla delegazione che ha partecipato alla ‘spedizione’ lombarda, rappresentativa sia degli organi istituzionali che delle associazioni di categoria”. “L’unione fa la forza – ha commentato l’assessore lombardo Maullu - l’esperienza dei distretti del commercio in Lombardia ha dimostrato che interventi strategici possono valorizzare, promuovere e far competere i centri urbani e i negozi di vicinato, superando le differenze organizzative tra grandi e piccoli. È una storia di successo, un percorso che è la sintesi di una collaborazione straordinaria tra pubblico e privato, tra istituzioni ed esercenti, e che siamo pronti a esportare”. Un successo testimoniato dai numeri: ad oggi i Distretti del Commercio riconosciuti in Lombardia sono 200, 176 dei quali hanno ricevuto negli anni finanziamenti per quasi 75 milioni di euro. Sulle 12 province lombarde i comuni ammessi ai finanziamenti sono circa 800.

I DUC rappresentano un innovativo sistema per il rilancio dei contesti urbani e infraurbani in un’ottica di servizio di prossimità, di attrattività dei luoghi, di efficacia degli investimenti e di autodeterminazione dei sistemi locali. L’obiettivo è quello di rafforzare la piccola distribuzione nelle aree urbane innalzando (o consolidando) il livello di servizi offerti, dunque integrando il commercio con il miglioramento dell’attrattività dei centri urbani e contrastando i fenomeni di desertificazione commerciale. È un sistema che integra iniziative pubbliche e private attraverso la creazione di nuovi modelli organizzativi, che prevedono l’uso di moderni strumenti di marketing per incentivare forme di aggregazione nel commercio e fra il commercio, i servizi e l’artigianato, indispensabili per la creazione di un sistema territoriale di promozione turistica.

"Abbiamo indirizzato lo sviluppo della piccola distribuzione in Sardegna – ha spiegato l’esponente della Giunta Cappellacci - su tre direttrici fondamentali: identità, trasversalità e destagionalizzazione, nell’ottica di un commercio utile anche alla valorizzazione e alla promozione turistica della nostra terra. Il sistema dei distretti commerciali si inserisce perfettamente sul solco di queste linee guida. Inoltre, è un comprovato esempio di governo del territorio improntato a uno sviluppo socioeconomico sostenibile”.

Un distretto urbano del commercio si realizza attraverso l’accordo di programma tra comune, associazioni di categoria maggiormente rappresentative del commercio e imprese commerciali (centri commerciali naturali). All’interno di un distretto il ruolo dei comuni è quello di attivare, tramite fondi europei destinati a tali obiettivi, interventi infrastrutturali urbani, interventi a bando per le imprese commerciali, promozione, comunicazione e marketing locale. Interventi che possono essere cofinanziati dalle imprese che operano sul territorio del comune. Il ruolo delle associazioni di categoria è di supporto al sistema delle imprese per definire strategie di valorizzazione e promozione; definire i servizi commerciali; fornire assistenza tecnica per bandi nei rapporti con le pubbliche amministrazioni e nell’accesso al credito con i consorzi fidi; fare formazione.