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Cappellacci a Bruxelles: "Sardegna protagonista delle scelte Ue in materia energetica e ambientale"

29.11.11 - comunicati stampa - anno 2011
"La Sardegna concorre a determinare e ad attuare le scelte comunitarie in materia energetica e ambientale, che vedono la nostra Isola come protagonista attiva del cambiamento e non più destinataria di scelte calate dall’alto". Così il presidente Cappellacci stamane a Bruxelles durante la cerimonia per la firma del Patto dei Sindaci.

Il presidente si è soffermato in particolare sulla strategia "Europa 2020", che prevede tre famose misure "20/20/20": ridurre i gas ad effetto serra del 20%, ridurre i consumi energetici del 20% attraverso un aumento dell'efficienza energetica, soddisfare il 20% del nostro fabbisogno energetico mediante l'utilizzo delle energie rinnovabili.

"La più vasta riforma della politica energetica - ha dichiarato - mira a fare dell'Europa il leader mondiale nel campo delle energie rinnovabili e delle tecnologie a basse emissioni di anidride carbonica (CO2)".

"Se attuata correttamente e coerentemente - ha evidenziato Cappellacci - consentirebbe di ridurrebbe di 60 miliardi di euro le importazioni di petrolio e di gas entro il 2020 e nel contempo favorirebbe l’affermarsi di una nuova politica industriale per una crescita verde e sostenibile. Sono questi i principi che stanno animando l’azione politica della Sardegna in materia di produzione ed efficienza energetica e, più in generale, di sviluppo sostenibile".

"Il fulcro della politica regionale - ha evidenziato il presidente della Regione - è l’iniziativa denominata Sardegna CO2.0, che racchiude un sé un insieme di azioni idoneo a fare della Sardegna un laboratorio di eccellenza in cui sviluppare un’economia a basso contenuto di carbonio. L’iniziativa Sardegna CO2.0 è finalizzata a ridurre progressivamente, fino ad azzerarle, le emissioni di anidride carbonica, in modo da rendere “verde” non soltanto il territorio, ma anche l’economia e la società dell’Isola, alla luce dell’impatto che è suscettibile di produrre nei processi educativi e nelle regole di condotta delle nostre comunità. Tra le numerose iniziative avviate, le più significative riguardano due specifici ambiti di intervento: il primo attiene alla progressiva trasformazione del nostro sistema produttivo, caratterizzato dalla presenza della grande industria di base fortemente energivora in un sistema produttivo ambientalmente sostenibile e più ancorato alle specifiche vocazioni di un’Isola che guarda al turismo ed al terziario avanzato quali nuovi assi dello sviluppo; il secondo riguarda l’attivazione di un processo di ampio e capillare coinvolgimento di tutti i Comuni della Sardegna - il progetto si chiama “Smart City - Comuni in Classe A" ed è l’asse portante dell’iniziativa Sardegna CO2.zero. Il progetto, rivolto ai Comuni sardi, è concepito e strutturato per consentire loro di avviare iniziative incentrate sulla green economy e sullo sviluppo sostenibile e, in ultima battuta, raggiungere un bilancio delle emissioni di CO2 il più vicino possibile allo zero.

La Regione ha operato in stretto raccordo con il sistema istituzionale comunitario, in particolare con la Commissione europea e con la Banca Europea per gli Investimenti: saranno utilizzate risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, appositamente rimodulate, dell’Asse III del PO 2007-2013, pari a circa 39 milioni di euro. Si interverrà altresì con le risorse di altri strumenti finanziari di matrice comunitaria in un rapporto di integrazione e complementarietà con quanto già stanziato per avviare Smart City. Lo scorso 20 settembre si è conclusa la procedura di evidenza pubblica per individuare le “Comunità pioniere” beneficiarie dell’accompagnamento da parte della Regione.

La risposta del territorio è stata importante: 285 Comuni, sui 377 della Sardegna, hanno aderito alla procedura inviando una propria manifestazione di interesse all’Amministrazione regionale, a riprova di come questo progetto - che costituisce una sicura opportunità di impulso al tessuto produttivo sardo - goda di una forte attenzione da parte degli attori locali. Le "Comunità pioniere" selezionate a seguito della fase istruttoria, che si concluderà entro il mese di Dicembre, saranno rappresentative dell’intero contesto socio-economico e territoriale sardo. Si tratta di enti locali che saranno coinvolti in un processo ciclico per la replicabilità dei modelli sull’intero territorio.

"Green economy, risparmio energetico, fonti rinnovabili, carbone pulito e gas naturale sono le parole chiave - ha concluso il presidente - del nuovo modello di sviluppo perseguito dalla Giunta, che deve portare la nostra Isola ad avere impresa e lavoro senza dover pagare pesanti contropartite in termini di fruibilità dell’ambiente, salute e sicurezza".