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Regione: commercio, parte censimento negozi storici della Sardegna

05.12.11 - comunicati stampa - anno 2011
All'insegna della riscoperta del patrimonio identitario rappresentato da esercizi commerciali in attività da almeno 50 anni. L'assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio ha avviato il censimento dei ‘Negozi storici’ dislocati su tutto il territorio regionale, come disposto da una delibera approvata nell’ultima seduta di Giunta, prima fase dell’iniziativa di tutela e promozione delle botteghe tradizionali della Sardegna. Il censimento servirà ad avere conoscenza e precisa classificazione della consistenza e della qualità delle ‘buttegas istoricas’, autentiche interpreti di modelli di consumo e stili di vita in gran parte sostituiti dalle nuove tipologie commerciali. Saranno le amministrazioni locali e le Confederazioni delle imprese commerciali, in collaborazione con le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, a segnalare la presenza in ogni comune dell’Isola di botteghe, negozi, farmacie, drogherie, bar, ristoranti, ecc., con almeno 5 decenni di attività. Gli imprenditori interessati potranno fare richiesta (mediante apposita modulistica predisposta dall’assessorato), le associazioni di categoria forniranno loro supporto e assistenza tecnica. Compito dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio sarà, inoltre, di raccogliere e verificare le schede di domanda per il riconoscimento.

Al censimento seguirà la formulazione dell'Elenco regionale dei Negozi storici, che prevede tre categorie: "Locale storico", "Attività storica" e "Insegna storica". L'adesione all'elenco sarà volontaria e gratuita. L'Elenco, nelle sue tre declinazioni, sarà utilizzato dalla Regione secondo le modalità ritenute di volta in volta idonee per il rilancio del settore: divulgazione via web, promozione dell’iniziativa sui giornali, riviste specializzate nazionali ed estere, messa in rete dei ‘Negozi storici’ a livello regionale e interregionale.

L’elenco oltre a costituire patrimonio prezioso per la ricostruzione della storia del commercio regionale, costituirà un punto di riferimento per orientare nuovi interventi di valorizzazione, anche attraverso la realizzazione di un marchio identificativo. Le attività rientranti in questo network di prodotto saranno inserite nelle iniziative di promozione turistica e culturale anche con eventuali criteri premiali di finanziamento. L’Amministrazione regionale, inoltre, potrà avviare programmi specifici per la tutela dei Negozi storici, per esempio interventi mirati alla salvaguardia dei locali (manutenzione, restauro, ristrutturazione, adeguamento degli impianti, misure per arredi e attrezzature), oppure ci sarà la possibilità di inserirli in azioni sinergiche con altri programmi e iniziative. Ultima fase del progetto sarà l’assegnazione alle attività inserite nell’Elenco della targa di riconoscimento ‘Negozio storico’, da esporre nella sede.

“Il nostro intento – spiega l’assessore Luigi Crisponi - è ripristinare il ruolo del commercio come fattore strategico di sviluppo, nonostante la crisi internazionale abbia aggravato le difficoltà in cui versa il settore, come testimonia la chiusura di diverse attività, soprattutto esercizi di vicinato. Le attività commerciali al dettaglio, tra queste le botteghe storiche, hanno subito le trasformazioni realizzatesi nel tessuto sociale dei nostri centri urbani, imposte dall’avvento della grande distribuzione e della globalizzazione; di contro è cresciuta la consapevolezza dell’opportunità di preservare in città, centri minori e campagne questo capitale fondamentale della nostra economia. La tutela e promozione dei negozi storici rientra, infatti, nelle misure atte a rivitalizzare il settore. La valorizzazione delle botteghe tradizionali è concepita in un’ottica di sistema, integrata con aspetti turistici e culturali, dando rilievo a un circuito commerciale tradizionale e proponendo itinerari tematici, capaci di coinvolgere un ampio sistema di operatori e interessi economici e sociali”.

Criteri per l’identificazione del negozio storico: esercizi commerciali di vicinato (art. 4, com. 2, lg reg. 5/2006), operanti sia nel settore alimentare che non alimentare (come farmacie, drogherie, mercerie, ecc.) e a esercizi pubblici per la somministrazione di bevande e alimenti. Queste categorie potranno essere identificate come ‘Negozio storico’ e ottenere tre livelli di riconoscimento a seconda dei propri requisiti: ‘Locale storico’, punti vendita in attività da almeno 50 anni, all’interno di un centro storico o di un’area urbanistica di pregio, caratterizzati da almeno una di queste caratteristiche: ubicazione all’interno di un edificio di pregio o di riconosciuto interesse storico – architettonico oppure presenza di opere d’arte e d’autore (affreschi, collezioni di dipinti e simili) oppure attività merceologica legata alla tradizione, al territorio, all’economia locali oppure finiture originali o di pregio, comprese le attrezzature da lavoro o le insegne; ‘Negozio di Attività storica’, punti vendita che sebbene non presentino caratteristiche costruttive o decorative di particolare rilevanza, siano in attività da almeno 50 anni, anche non continuativi, con la conservazione della medesima insegna e nella stessa sede fisica o in sedi diverse, per la stessa categoria merceologica; ‘Negozio con insegna storica’, punti vendita in attività da almeno 50 anni con la medesima insegna, anche se allo stato attuale con differente tabella merceologica o l’impresa abbia ispirato o sia da tempo legata alla toponomastica locale. I proprietari o gestori di attività commerciali che ritenessero di avere i titoli per l’iscrizione possono rivolgersi a comuni e associazioni di categoria o scrivere a localistorici@regione.sardegna.it .