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Regione, turismo religioso: riconoscimento ufficiale di Cammini e itinerari spirituali

11.12.12 - comunicati stampa - anno 2012
Un ulteriore e decisivo passo avanti verso la piena valorizzazione delle potenzialità del turismo religioso in Sardegna. La Giunta regionale ha riconosciuto ufficialmente, con l’approvazione di una delibera proposta oggi dell’assessore Luigi Crisponi, la valenza turistica dei ‘Cammini’ e degli ‘Itinerari dello spirito’ della Sardegna ai fini della promozione e del consolidamento sui mercati di un segmento turistico capace di diversificare i flussi e perfettamente integrato con le linee d’azione strategiche della Regione: identità, trasversalità e destagionalizzazione. Il provvedimento stabilisce che saranno istituiti un registro dei ‘Cammini di Sardegna’ e uno degli ‘Itinerai dello spirito’, tenuti dall’assessorato del Turismo, e che l’assessore competente individuerà tipologie e parametri necessari per l’identificazione ufficiale da parte della Regione, fermi restando i riconoscimenti di tipo ecclesiastico, nonché quelli nazionali ed europei, che ogni cammino o itinerario potrà eventualmente ottenere.

RICONOSCIMENTO UFFICIALE DI CAMMINI E ITINERARI DELLO SPIRITO. “Si tratta di un’attestazione istituzionale dei percorsi religiosi della Sardegna - afferma Crisponi - e, più in generale, di un progetto che mira a dare unitarietà a un’infinita serie di segni spirituali custoditi dalle comunità e a creare una rete integrata aperta a tutti i centri ‘vocati’ e a quelli che si trovano lungo i percorsi”. Primo atto del progetto è stato il Forum regionale ‘Cultura religiosa e turismo – Itinerari dello Spirito’, svoltosi nell’antico borgo di Galtellì dieci giorni fa: “Ora proseguiamo nella nostra opera – aggiunge l’esponente della Giunta - lavorando alla creazione di un’offerta strutturata e competitiva – afferma l’assessore Crisponi - basata su manifestazioni a forte connotazione spirituale e identitaria. L’assessorato del Turismo ha attivato un percorso progettuale orientato a inserire gli ‘Itinerari dello spirito’ della Sardegna nell’ambito dei percorsi religiosi nazionali e internazionali tramite un’attività di regia regionale sulla filiera del turismo religioso che comprende varie manifestazioni religiose, compresi i Fuochi di S. Antonio e i Riti della Settimana Santa”. Seguiranno il consolidamento di eventi con contenuti identitari – spirituali e la promozione dell’immagine unitaria della cultura religiosa e turismo in Sardegna, anche attraverso il sito www.camminidisardegna.it.

POTENZIALITA’ SARDE NEL TURISMO RELIGIOSO. Il turismo religioso è un segmento che coinvolge circa 300 milioni di persone in tutto il mondo per un valore complessivo, secondo i dati Wto (World tourism organization), di 18 miliardi di dollari. Secondo una ricerca dell’Isnart, in Italia il settore movimenta in media, ogni anno, 5,6 milioni di visite di pellegrini (3,3 milioni di presenze straniere e 2,3 milioni italiane). “Le potenzialità della Sardegna - aggiunge l’esponente della Giunta - sono notevoli grazie al suo patrimonio identitario – spirituale materiale e immateriale, composto, da una parte, da edifici, monumenti e siti ad alta valenza religiosa e da una miriade di testimonianze lasciate da santi sul territorio e, dall’altra, dal sentimento di devozione della popolazione”. Su questa base si innestano i ‘Cammini’ e ‘Itinerari dello Spirito’: molte comunità si identificano nel culto per un santo, che rappresenta il comune denominatore degli itinerari di pellegrinaggio, cammini intrisi di spiritualità, ma al contempo, anche percorsi di interesse storico, culturale e naturalistico, fonte di conoscenza del territorio per il pellegrino e per i viaggiatori non credenti.

OFFERTA TURISTICA UNITARIA E INTEGRATA. “La valorizzazione di tali flussi - conclude Crisponi - è un fattore di sviluppo di aree e strade rurali e di percorsi esistenti o in via di individuazione, legati ad aspetti storici e a connotazioni religiose, ma anche collegati idealmente alle vie del gusto, ai percorsi dell’artigianato, ossia un valore aggiunto a quanto già la Sardegna può offrire ai suoi visitatori in termini di bellezze paesaggistiche e architettoniche”. I percorsi potranno essere percorsi a piedi, a cavallo o col trenino verde, specie in periodi di bassa stagione e messi a sistema con manifestazioni e feste religiose isolane. I maggiori operatori dell’intermediazione turistica operanti nel segmento hanno già individuato tre cammini, capillarmente estesi sul territorio regionale: quello di San Giorgio Vescovo di Suelli, dalla Trexenta alle Baronie, quello di Santu Jacu, dal Campidano di Cagliari alla Barbagia, e quello dei Santi e Martiri Sardi, dalla Gallura alla Marmilla, ai quali si aggiungono, per esempio, le celebrazioni de ‘Los milagros’ del Cristo di Galtellì, il pellegrinaggio a Laconi nei luoghi in cui nacque e visse Sant’Ignazio, quello alla casa di Fra’ Nicola a Gesturi, quello di Santa Barbara, nel Sulcis, e di Sant’Efisio, nel Basso Campidano, e altri sul territorio regionale.