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Renato Soru e Gian Valerio Sanna ad Alghero: le prime indicazioni per il piano paesaggistico

18.02.05 - comunicati stampa - anno 2005
Dopo sette mesi il Presidente Renato Soru è tornato ad Alghero. Era partito proprio dalla città catalana il tour nell'isola, insieme alla Giunta, per illustrare uno dei pilastri della campagna elettorale: il decreto di salvaguardia ambientale che oggi è diventato legge. Insieme all'assessore dell'Urbanistica Gian Valerio Sanna, ai consiglieri regionali Antonio Bruno e Chicco Porcu, al deputato Francesco Carboni e all’europarlamentare Marco Lion, si è parlato di ambiente e urbanistica, di sviluppo sostenibile, di turismo e del rilancio delle zone interne.

Oltre due ore di dibattito davanti a una platea di 600 persone che a stento è riuscita a entrare nel cinema Miramare. Ma Alghero ha offerto anche l'occasione per rispondere alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’ambiente Matteoli – che ha annunciato come il Governo potrebbe aprire una procedura di infrazione contro la Sardegna dopo la decisione, assunta dalla Giunta, di sospendere la realizzazione di impianti eolici.

Il Presidente Soru ha detto, rispondendo ai giornalisti: "Il Ministro sbaglia perché con gli impianti già realizzati la Sardegna ha rispettato con un buon anticipo il protocollo di Kyoto. Ma il Governo ci deve spiegare perché punta solo sull’eolico, tralasciando per esempio il fotovoltaico. Così come va chiarito perché nell’isola si vuole imporre una nuova servitù per produrre l’80 per cento dell’ energia elettrica nazionale da eolico. Una scelta inaccettabile per la nostra isola".

Chicco Porcu, componente della Commissione urbanistica in Consiglio regionale, ha illustrato la legge "salvacoste" mentre il Deputato Marco Lion ha portato alla Giunta regionale la solidarietà degli europarlamentari dopo la decisione del Governo Berlusconi di ricorrere con la legge di salvaguardia ambientale. L'assessore dell'Urbanistica Gian Valerio Sanna si è soffermato sul Piano paesaggistico regionale che è già avviato grazie alle sinergie tra i diversi assessorati e la collaborazione di appositi gruppi tematici. Ha ribadito che il Piano sarà pronto entro 12 mesi: "Dobbiamo riportare al governo il territorio, la Regione di deve riappropriare dei suoi poteri – ha ribadito l'assessore Sanna – siamo convinti che questo non è un decreto che salverà solo le coste ma è solo una delle tante leggi che salveranno la Sardegna, i suoi destini dentro un modello di sviluppo".

Il Piano dovrà tenere conto di una serie di concetti fondamentali: la fruibilità del territorio, l’armonia del paesaggio, il diritto alla contemplazione della natura, e quindi il principio della sostenibilità e infine di un nuovo marketing di sviluppo per la Sardegna. Fondamentale per l'assessore dell'Urbanistica è quello di far interagire in particolare le zone costiere con l'interno dell’isola. "Si è costruito troppo lungo le coste in questi anni, è ora di fermarsi e di ragionare, di pensare al futuro dell’isola per tutelare questo grande patrimonio che abbiamo e che ci invidiano tutti. L'originalità saranno i nostri paesi, i nostri centri storici, la nostra cultura, la nostra storia: nei paesi stanno le nostre radici – ha ricordato Gian Valerio Sanna - stanno anche i nostri defunti che ci hanno lasciato un pezzo della nostra storia". Per i centri storici la Regione investirà nei prossimi anni oltre 200 milioni di euro.


Poco più di mezz'ora è durato invece l'intervento del Presidente Renato Soru, un discorso seguito con attenzione dalla platea, dove erano presenti anche i rappresentanti del centrodestra. "Mi date l’occasione oggi per ricordare quale è il vero senso di questa legge – ha detto Renato Soru – basata su tre cose fondamentalmente: la specificità, la storia, la cultura".


Ufficio stampa