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Avvio redazione Progetto Piano Stralcio Fasce Fluviali (P.S.F.F.)

19.07.06 - comunicati stampa - anno 2006
E' stato avviata la predisposizione del complesso di studi, indagini, elaborazioni attinenti all'ingegneria integrata, necessari alla redazione dello studio denominato "Progetto di Piano Stralcio delle Fasce Fluviali" (P.S.F.F.).
Il Piano Stralcio delle fasce fluviali sui corsi d'acqua principali dei bacini idrografici della Sardegna (da redigere ai sensi della legge sulla Difesa del Suolo, L.183/1989, oggi confluita nel D.Lgs. 152/2006, è un piano di settore del Piano di Bacino Regionale e realizza un approfondimento ed un'integrazione del Piano di Assetto Idrogeologico - PAI).
Lo studio costituisce lo strumento operativo per la delimitazione delle regioni fluviali, funzionale a consentire, attraverso la programmazione di azioni (opere, vincoli, direttive), il conseguimento di un assetto fisico del corso d'acqua compatibile con la sicurezza idraulica, l'uso della risorsa idrica, l'uso del suolo (ai fini insediativi, agricoli ed industriali) e la salvaguardia delle componenti naturali ed ambientali.
L'Assessore Mannoni sottolinea l'importanza delle linee di intervento strategiche del piano, orientate alle seguenti opzioni di fondo, in ragione delle specifiche caratteristiche dei singoli corsi d'acqua:
- definire il limite delle aree inondabili rispetto alla piena di riferimento, rispetto alla quale devono essere individuati e progettati gli interventi di protezione dei centri abitati, delle infrastrutture e delle attività produttive soggetti a rischio;
- delimitare l'alveo di piena e le aree di espansione della stessa secondo un modello funzionale che consenta di salvaguardare le aree naturali di esondazione, stabilendo condizioni di equilibrio tra esigenze di contenimento delle piene, al fine della sicurezza della popolazione e dei luoghi, e di riduzione delle portate di picco attraverso i processi naturali di laminazione nella rete idrografica;
- favorire, ovunque sia possibile, l'evoluzione morfologica naturale dell'alveo del corso d'acqua, riducendo al minimo le interferenze antropiche sulla dinamica evolutiva;
- favorire il recupero e il mantenimento di condizioni di naturalità, salvaguardando le aree sensibili e i sistemi di specifico interesse naturalistico e garantendo la continuità ecologica del sistema fluviale.
Il Servizio Difesa del Suolo dell' Assessorato Regionale dei Lavori Pubblici, ha elaborato le linee guida e cura il controllo tecnico-scientifico dell'elaborazione del Piano, che è stata affidata all' "Associazione Temporanea" costituito dalle Imprese Consorzio Interno – DHI di Torino, Hydrodata S.p.a. di Torino e Art Ambiente Risorse Territorio S.r.l. di Parma, individuata attraverso un gara ad evidenza pubblica.
Il progetto prevede, nella prima fase, lo studio propedeutico di un bacino idrografico pilota dopo il quale partirà l'elaborazione degli studi relativi ai sette sub-bacini così come già individuati e definiti nel Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico.
La durata dei lavori è prevista in ventiquattro mesi, a cui sono da aggiungere i tempi necessari alla fase di partecipazione e condivisione del Piano con gli Enti locali coinvolti e con tutti i soggetti interessati, da realizzarsi mediante conferenze programmatiche nelle quali potranno essere presentate indicazioni e osservazioni.