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Fermo biologico per il 2006

14.09.06 - comunicati stampa - anno 2006
Oggi l'assessore della Difesa dell'Ambiente Antonio Dessì, dopo aver acquisito il parere favorevole del Comitato per la pesca, ha firmato il decreto che dispone il fermo biologico per il 2006, impegnando i 5 milioni di Euro previsti dalla legge finanziaria regionale.
Rispetto al passato, nel prossimo autunno si fermeranno per 45 giorni sia le imbarcazioni della piccola pesca che della pesca a strascico, con una sfasatura di 15 giorni tra la costa orientale e la costa occidentale, al fine di evitare l'assenza del prodotto sardo dai mercati.
Il primo periodo di fermo partirà il 26 settembre per concludersi il 9 novembre e riguarderà la costa orientale da Capo Ferro a Capo Carbonara per le imbarcazioni iscritte al compartimento marittimo di Olbia ed al circomare di Arbatax. Il secondo periodo di fermo partirà il 10 ottobre per concludersi il 23 novembre e riguarderà la costa occidentale, da Capo Carbonara a Capo Ferro per i restanti mari della costa meridionale, occidentale e settentrionale.
Il provvedimento, sollecitato dalle associazioni di categoria rappresentate nel Comitato pesca, interviene dopo la sospensione del fermo nel 2005 a seguito delle osservazioni fatte dalla Commissione dell'Unione europea sul fermo non autorizzato ma disposto dalla Regione dal 1999 al 2004.
Il decreto sul fermo biologico 2006 è il risultato di un intenso lavoro che ha comportato l'approvazione della legge sulla pesca (LR 14 aprile 2006, n.3), che è stata notificata agli uffici di Bruxelles insieme al Piano di protezione delle risorse acquatiche, predisposto dal Dipartimento di biologia animale ed ecologia dell'Università di Cagliari, su incarico dell'Assessorato regionale della Difesa dell'Ambiente. Tali documenti hanno consentito alla Regione di evitare una procedura di infrazione che avrebbe comportato la restituzione di circa 50 milioni di euro da parte dei lavoratori del settore pesca che dal 1999 al 2004 hanno percepito le indennità per il fermo biologico non autorizzate dalla Comunità europea.