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Programmazione territoriale, al via il confronto nel Sarrabus. Paci: aerospazio nostra scommessa, su Quirra grande attenzione

21.12.15 - comunicati stampa - anno 2015
Al via a Castiadas il confronto con l'Unione di Comuni del Sarrabus (Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu, Villasimius) per la realizzazione dei progetti di sviluppo nell'ambito della nuova Programmazione Territoriale della Regione. Nuova perché, ha subito spiegato l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, non prevede in alcun modo "progetti decisi a tavolino da noi e calati dall'alto ma la proposta di interventi direttamente dai territori che meglio di chiunque altro conoscono la propria realtà e i suoi punti di forza, quelli su cui puntare per favorire un vero sviluppo socio-economico".

All'incontro, oltre alla presidente dell'Unione di Comuni del Sarrabus e sindaco di San Vito Gabriella Meloni e ai sindaci e amministratori dei Comuni appartenenti all’Unione, erano presenti alcuni imprenditori operanti sul territorio, in quanto quella dei privati è una presenza fondamentale all'interno dei progetti di sviluppo. Il vicepresidente della Regione ha spiegato le novità della programmazione territoriale voluta dall'attuale Giunta: prima di tutto la programmazione unitaria delle risorse - europee, nazionali e regionali - con assoluta priorità per i fondi comunitari che laddove possibile vanno spesi per primi, in fretta ma senza corse disperate dell'ultimo minuto per scongiurarne la perdita, e soprattutto bene. Poi, il metodo: non un bando a tempo, ma la possibilità di presentare una manifestazione d'interesse fino alla fine della legislatura nel 2018, dunque niente competizione fra i territori e contesa delle risorse. Unica condizione, che a presentare il progetto - che dev'essere di sviluppo per un ampio territorio - sia almeno una Unione di Comuni, con gli amministratori assolutamente liberi di scegliere con chi associarsi. "Chi presenta progetti validi per il territorio riceverà i finanziamenti. Le risorse ci sono, servono le idee e la volontà di declinarle e realizzarle nel territorio".

L’assessore Paci ha poi illustrato la Strategia di Specializzazione Intelligente S3, con particolare attenzione all’Aerospazio, ambito ritenuto fondamentale dai sindaci del Sarrabus, anche nell’ottica di trasformare in opportunità il Poligono Sperimentale del Salto di Quirra. "La nostra Giunta punta moltissimo su innovazione e tecnologia. Esistono aree di specializzazione su cui la Sardegna ha un importante vantaggio competitivo, con eccellenze riconosciute in ambito internazionale: il settore dell’Energia, dell’Agrifood, dell’Information and Communications Technology (ICT), della Biomedicina, dell’Aerospazio, oltre che quello legato alla valorizzazione turistica degli attrattori naturali e culturali. A questi si affianca un ambito trasversale, quello della Bioeconomia, in cui rientrano i temi della bioedilizia e della chimica verde, per esempio, che di fatto collega tutti i temi della S3 sotto l’idea di una economia sostenibile, a basse emissioni di CO2. L’aerospazio è una scommessa importante. La Sardegna può contare su importanti competenze - grazie alla presenza del Distretto Aerospaziale della Sardegna e delle imprese che vi aderiscono e dei centri di ricerca pubblici e privati – oltre che sulla presenza di infrastrutture astrofisiche e aerospaziali di assoluto rilievo a livello internazionale, tra cui certamente il Poligono Sperimentale del Salto di Quirra. Voglio dire con chiarezza al territorio che noi ci siamo - ha concluso l'assessore Paci. - Abbiamo individuato l’Aerospazio come ambito strategico della Strategia di Specializzazione Intelligente della Sardegna e siamo in tutti i Tavoli nazionali perché questo è un tema che portiamo in modo forte nel confronto con lo Stato".

Altri temi emersi nel dibattito hanno poi riguardato la valorizzazione dell’agroalimentare (con particolare riguardo alla filiera agrumicola), il potenziamento del settore della pesca e delle produzioni ittiche e il rafforzamento del settore turistico, in un’ottica di marketing territoriale che valorizzi gli attrattori culturali ed ambientali.