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Il bando per la promozione della Sardegna e la pubblicità istituzionale

16.10.06 - comunicati stampa - anno 2006
La somma che la Regione sta impegnando con il bando per la promozione dell'immagine della Sardegna nel mondo e per la pubblicità istituzionale, è di € 18.700.000,00 (=diciottomilionisettecentomila/00), IVA esclusa, per un anno, con facoltà di rinnovo per altri due anni.
Sono per quasi 12 milioni costituiti da fondi POR derivanti dal programma 2000-2006 (misura 4.5) per la promozione del prodotto turistico Sardegna, per sette milioni e 500mila euro sono fondi stanziati dall'Assessorato all'Agricoltura e già destinati alla promozione e diffusione delle produzioni agroalimentari della Sardegna, mentre la Presidenza della Regione ha destinato alla comunicazione istituzionale un milione di euro, a supporto delle campagne istituzionali collegate ai progetti strategici che la Giunta intende realizzare.

E' una somma largamente inferiore a quella spesa negli anni precedenti le elezioni del 2004, e la giunta in carica ha scelto di non investire in questi due anni somme importanti per la promozione - salvo che a favore degli aeroporti sardi per favorire i voli low cost - in attesa di potere avere una campagna univoca, realizzata in maniera omogenea, con il coordinamento di tutte le risorse disponibili nei diversi assessorati ed evitandone la dispersione e il rischio di una scarsa efficacia.

Diciotto milioni di euro in un anno (IVA esclusa) sono anche una cifra largamente inferiore alle risorse che vengono spese da altre regioni italiane ed europee nella promozione e nella comunicazione.

L'obiettivo della Regione è quello di realizzare una strategia di comunicazione volta a far conoscere in Italia e all'estero le attrattive della Sardegna e della sua offerta turistica e agro alimentare, e sembra ovvio che le campagne di promozione dovranno investire le regioni d'Italia più interessate all'offerta turistica della Sardegna, e i mercati esteri di riferimento.


Mentre la pubblicità istituzionale - le cui campagne avranno come territorio di riferimento la Sardegna, e come strumenti i media locali - è mirata a diffondere la conoscenza del progetto Sardegna speaks english, alla protezione ambientale (per la valorizzazione delle specificità del territorio, dei parchi naturali dell'Isola, delle specie autoctone, etc.. ), alla promozione del sito istituzionale della Regione e dei portali collegati (per divulgare le opportunità offerte dallo sviluppo dei servizi on-line come la diffusione della cultura in Sardegna, conoscenza del patrimonio ambientale, delle offerte turistiche e delle opportunità di lavoro nonché l'offerta formativa e didattica etc.), ai servizi al cittadino (promozione dei servizi offerti dall'amministrazione regionale, degli Uffici Relazioni con il pubblico dislocati nell'intero territorio regionale, degli sportelli unici per le attività produttive)

A questo riguardo, la legge regionale 3 luglio 1988, n. 22, ampiamente citata in questi giorni, è richiamata nel bando della Giunta al giusto proposito, per quel che riguarda le campagne di promozione istituzionale, che in conformità con la quella legge devono tenere conto dell'editoria locale, e delle quote di investimento per tipologia di mezzi (tv locali, radio locali, periodici locali), mentre non ha nessuna attinenza con le campagne per la promozione della Sardegna in Italia e in altre parti del mondo.

Il Presidente della Regione, Renato Soru, che affronterà l'argomento domani nel corso di un confronto con i giornalisti durante la trasmissione Preguntas (Sardegna 1, ore 21.00) ha detto oggi a proposito del bando: "Nella scorsa legislatura, e più in generale negli anni scorsi, si è andati in ordine sparso: ogni assessorato disponeva di una certa cifra che elargiva in maniera del tutto slegata da un progetto organico e omogeneo. Venivano favoriti gli amici, o gli amici degli amici. Si interveniva secondo le pressioni che ogni assessore subiva. Noi vogliamo fare proprio il contrario: la campagna dev'essere univoca, dev'essere studiata e realizzata in maniera omogenea". Dopo avere citato alcuni casi di risorse spese in pubblicità nel passato (tra gli altri, il sostegno della vecchia giunta a un rally automobilistico, "un milione e duecentomila euro a un evento di pochi giorni, che si continua a fare ma senza che la Regione spenda un euro" avendone lo stesso ritorno) il presidente Soru ha aggiunto: "Ci sono regioni che spendono molto di più in promozione e in pubblicità istituzionale. Noi in due anni abbiamo preso i soldi da quel fondo per destinarli agli aeroporti sardi a favore dei voli low cost, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti".