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Il Presidente Soru all'assemblea generale dei sindaci e presidenti delle province

20.10.06 - comunicati stampa - anno 2006
Il Presidente della Regione, Renato Soru, ha introdotto questa mattina ad Arborea, con una relazione sullo stato della vertenza delle entrate, l'assemblea generale dei sindaci e dei presidenti delle province della Sardegna, convocata per discutere dei nuovi ambiti territoriali.

Prima della relazione su questo tema dell'assessore degli Enti Locali, Gian Valerio Sanna, Soru ha riepilogato ancora una volta i termini della vertenza con lo Stato per la compartecipazione della Regione al gettito fiscale, e la soluzione prospettata dal Governo nel disegno di legge della finanziaria.

"Non siamo ancora alla conclusione di questa vicenda - ha detto il Presidente Soru - ma se comprendiamo tutti il valore di 1 miliardo e mezzo di euro ogni anno, che ci arriveranno dal 2010, il significato del principio della compartecipazione al gettito fiscale in una misura certa e definita per sempre e se resta alta l'attenzione della società sarda, delle istituzioni e della politica, fra non molto potremmo trovarci di fronte a una nuova prospettiva per la Sardegna".

Renato Soru, facendo riferimento esplicito a una organizzazione sindacale che contesta l'accordo col Governo sulla modifica dell'articolo 8 dello Statuto, che attribuisce alla Sardegna maggiori risorse e insieme il carico della spesa sanitaria e del trasporto locale, ha detto: "Il calcolo è presto fatto: con entrate annue di 2 miliardi e 600 milioni di euro e una spesa sanitaria a nostro carico che oggi è di meno di 1 miliardo, il saldo è di 1 miliardo e 600 milioni ogni anno. Scusate se mi ripeto - ha continuato Soru - ma un miliardo e 600 milioni di euro permettono di moltiplicare per 150 volte le risorse destinate alle autonomie locali, permetterebbero di fare un'autostrada Sassari-Cagliari, 15mila alloggi di edilizia popolare, 40 case dello studente da 100 posti. E questo tutti gli anni. Siamo davanti a un cambiamento radicale di prospettiva. Non capisco - ha continuato il Presidente della Regione come si possa rimpiangere che lo Stato continui a gestire le Ferrovie meridionali sarde e le Ferrovie della Sardegna, dove non investe da anni un euro e delle quali si parla solo in occasione di smantellamenti e soppressione di tratte. Io invece credo - ha detto ancora Soru - che insieme al rispetto dei diritti che noi chiediamo e che ci vengono riconosciuti in ritardo, sia arrivato anche il momento della responsabilità. Responsabilità vuol dire non aspettarsi interventi straordinari o le concessioni del Governo amico, perché avendo quello che ci spetta si dispone di più risorse e di risorse certe e si può programmare il futuro facendosi responsabili delle scelte, e non è difficile pensare che la Regione può gestire meglio dello Stato per i nostri cittadini il sistema di trasporto locale o i beni culturali".

L'ultima parte dell'intervento della mattinata davanti ad almeno 300 sindaci, all'Hotel Ala Birdi di Arborea, il Presidente della Regione l'ha dedicata al rapporto con gli Enti locali. Ha detto Soru: "E' chiaro che un nuovo rapporto fra lo Stato e la Regione ci sollecita a guardare in un modo nuovo anche i rapporti tra la Regione e le Autonomie locali. E' giusto decentrare funzioni e risorse e l'assessore Gian Valerio Sanna vi illustrerà il modo di farlo, ma permettetemi di dire - ha concluso Soru - che si può fare molto anche nei comuni per risparmiare risorse, tagliando sprechi, riorganizzando i servizi, lavorando in rete e facendo sistema".