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Energia a basso costo

31.10.06 - comunicati stampa - anno 2006
Energia a basso costo per l'industria sarda potrebbe essere presto resa disponibile, in virtù di accordi bilaterali che sono da stamattina qualcosa più di un'ipotesi di lavoro in attesa della soluzione strutturale dei problemi degli alti costi dell'energia in Sardegna. Nel corso dell'incontro con il ministro Bersani, prima il rappresentante di un'importante impresa energivora sarda, poi lo stesso presidente della Regione, hanno rivelato che alcuni grandi produttori di energia avrebbero fatto offerte all'industria che in un caso si aggirano intorno a 40 euro a megavattora, la metà del prezzo medio attuale di borsa.

E' una novità importante, ha detto il Presidente Soru. Che al termine della riunione, manifestando "un certo ottimismo'', ha anche detto di apprezzare negli impegni di Bersani la conferma delle risorse dei contratti di programma, approvati dal CIPE ma successivamente revocati con 580 milioni in meno dell'ultima finanziaria del governo Berlusconi.
"I contratti vengono rispolverati, reistruiti, rimessi a nuovo a favore delle imprese che si insediano a Ottana e Portovesme'', ha detto Carlo Sappino, capo del dipartimento politiche di coesione che dal ministero dell'Economia è stato trasferito al ministero dello Sviluppo economico.

Dal ministro Bersani, è venuta infine una affermazione importante a proposito del gasdotto Algeria-Sardegna-Toscana: "Quel gasdotto è una priorità strutturale per l'Italia, da lì passa un pezzo del sistema delle relazioni con il Nordafrica, e con gli importanti giacimenti di gas del Sahara''. Il ministro ha confermato l'imminente visita in Algeria del presidente del consiglio, Prodi, per la firma degli accordi che potrebbero prevedere da subito il raddoppio del gasdotto per la Sardegna. Agli incontri dovrebbe partecipare anche il Presidente della Regione, Renato Soru.