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Il Presidente Soru: i porti turistici pieni come non mai quest'anno

09.11.06 - comunicati stampa - anno 2006
Stucchevole la polemica di un sindaco che si vuole candidare alle elezioni, che non fornisce i dati e non si interroga sulla cattiva gestione di alcuni porti.

"A me risulta che questo ormai sia diventato un tormentone dal quale non so più quando ce ne libereremo. C'è un signore, che è il sindaco di Castelsardo, che sta lavorando per il suo futuro politico e utilizza ogni mezzo possibile per farsi pubblicità ed è evidente che qui non stiamo più parlando né di porti né di barche, ma delle carriere politiche di qualcuno".

Così il Presidente della Regione, Renato Soru, ha risposto stamattina ad alcuni giornalisti che gli chiedevano di commentare l'ennesima conferenza stampa del sindaco di Castelsardo sulle imposte regionali per l'uso dell'ambiente .

"Forse a metà di novembre dovremmo iniziare a parlare d'altro - ha detto il presidente Soru, che ha continuato - stiamo parlando di 9 porti e non dei 50 porti che ci sono in Sardegna, stiamo parlando di parecchio meno, di molto meno della metà dei posti barca, anche di grandi dimensioni, che esistono in Sardegna. Quindi stiamo parlando di una parte. Poi c'è un altro fatto: stamattina ancora una volta si è dichiarato che sono venute meno barche superiori ai 14 metri, e quindi questo sarebbe un disastro".

"Io penso - ha continuato Renato Soru - che dobbiamo preoccuparci innanzitutto se i nostri porti erano pieni o vuoti, se nei nostri porti sono venute barche o meno, a prescindere dal colore della barca e a prescindere dalla sua lunghezza. Dobbiamo essere interessati a capire se nei nostri porti c'era traffico o se ce n'era di meno o di più degli anni passati e abbiamo dimostrato, in tutte le maniere, che il porto di Alghero, il porto di Castelsardo, tutti i porti della Sardegna erano particolarmente pieni di barche quest'anno".

"E io preferisco che ci siano tre barche di 10 metri, piuttosto che una barca di 15 metri. Non so che cosa cambi per la nostra regione, per il lavoro nei porti, per il nostro turismo, per l'economia della regione se ci sono più barche di 14 metri o se ci sono più barche di 10, 11, di 12 metri. Per noi - ha detto ancora il Presidente della Regione - è stato importante appurare che ci sono state più barche in Sardegna".

"Sto cercando di dire che ci sono state più barche in Sardegna e questo è stato acclarato in tutti i porti. Nello stesso istante in cui si diceva che ad Alghero, a Castelsardo era un disastro, abbiamo presentato fotografie che mostravano quello che tutti hanno potuto vedere, quindi i porti di Castelsardo e di Alghero, come gli altri porti in Sardegna erano strapieni di barche e queste barche pagavano per l'ormeggio, pagavano per la benzina, pagavano per i servizi, pagavano quando i turisti uscivano dal porto per andare a frequentare i locali delle città. Quindi non ci possono essere soldi in meno, ma semmai soldi in più essendoci venute più persone in Sardegna invece che meno".

Riferendosi a dati verificati dal Nucleo di Valutazione dell'assessorato della Programmazione e anche direttamente, il Presidente Soru ha detto: "Credo che nell'immaginario di tutti noi pensiamo che Porto Cervo sia un porto importante, Portisco, ancora in Costa Smeralda, sia un porto importante, Porto Rotondo sia un porto importante per i grandi yacht. Bene io ho avuto modo di poter parlare con queste persone e so che in quei porti ci sono state più presenze in generale e più presenze anche di grosse barche e quindi contraddicono in maniera chiara, quello che invece dice un signore che non ho ancora ben capito che cosa rappresenti".

"Volevo segnalarvi un'altra cosa - ha continuato Soru - per porre fine a questo tormentone che mi interessa pochissimo, la Regione ha chiesto di fare un'indagine pubblica. Abbiamo selezionato una società indipendente che possa intervistare tutti i porti della Sardegna e fare delle domande semplici: quante barche sono arrivate, piccole, medie, grosse, se ne sono arrivate di più o di meno. In Sardegna gli operatori sono oltre i cento, perché alcuni porti sono mal gestiti. Quello di Alghero è uno, dove anziché avere una concessione, credo che ce ne siano una decina di concessioni. Allora, sono stati individuati oltre 100 concessionari, è stata fatta una prima cernita e sono stati ridotti a 85, perché una ventina non hanno nemmeno mai risposto al telefono, non rispondono agli indirizzi e ce ne sono 85 più o meno attivi. Sono stati già contattati tutti, di molti abbiamo più o meno avuto dei dati, di molti abbiamo avuto invece un rifiuto totale ad avere i dati, e tra questi si distinguono in modo particolare i rappresentanti di questa associazione di porti che pretende invece di dare dei numeri, che se li tiene per sé, non li dà ad una indagine indipendente e non li mette a disposizione delle statistiche regionali e continua con questo tormentone francamente ormai sciocco, ripetitivo, che ha l'unico scopo, io credo, di creare confusione per le aspirazioni politiche di qualcuno".

"La realtà è che i porti della Sardegna erano pieni come non mai, la realtà è che i porti della Sardegna sono stati ampiamente frequentati più che nel passato da imbarcazioni, in diversi porti anche in numero maggiore da imbarcazioni più grandi, ma poi quello che voglio dire, in maniera importante, in modo chiaro, è che la Regione non si sente particolarmente felice perché c'è una barca di 14 metri e scontenta se ce ne sono due da 12 metri. Questo livello di provincialismo - ha concluso Soru - l'abbiamo già superato".