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Sbloccate le pratiche degli incentivi alle imprese artigiane. Pochi stanziamenti nel vecchio bilancio rispetto al numero delle domande (2668).
Renato Soru e Luisa Anna Depau firmano l'accordo con le organizzazioni degli artigiani

18.04.05 - comunicati stampa - anno 2005
Si sbloccano le incentivazioni finanziarie alle imprese artigiane. Dopo che nel settembre scorso l'amministrazione regionale aveva sospeso il servizio di istruttoria bancaria, perché gli stanziamenti previsti in bilancio non risultavano sufficienti a soddisfare le numerose richieste pervenute agli istituti bancari (2.668), questo pomeriggio un accordo fra il presidente Renato Soru, l'assessore Luisa Anna Depau e le organizzazioni artigiane, ha messo fine all'attesa e stabilito che entro il mese di luglio tutte le pratiche arretrate verranno evase.
L'accordo che permette il riavvio della legge 51 del 1993, prevede che il contributo in conto capitale dall'articolo 10 bis rimanga fissato nella misura massima del 40% dell'investimento ammissibile relativamente alle pratiche definite dagli istituti convenzionati così come risulta dagli elenchi pervenuti in Assessorato al 28 febbraio 2005. "Saranno destinati al pregresso 60 milioni di Euro – è scritto nell’accordo - a valere sugli stanziamenti previsti nella finanziaria del 2005. Ci si impegna a evadere tali pratiche entro il 30 luglio 2005. Le eventuali pratiche che non trovassero copertura con fondi 2005, verranno esitate a valere sui fondi destinati all'erogazione a sportello nell'esercizio 2006. Eventuali risorse non utilizzate nel 2005, fino alla concorrenza del totale previsto in finanziaria di 68.000.000 verranno erogate sulla base di un nuovo bando secondo le stesse modalità previste da i nuovi criteri di cui sotto".
Questo per l'emergenza. Per il futuro le parti si impegnano all'avvio di un gruppo di lavoro tecnico costituito dai rappresentanti degli artigiani e dell'Assessorato, che provvederà alla elaborazione di nuovi criteri di attuazione della norma di incentivazione attualmente in vigore. Queste le modalità previste: "Un terzo delle risorse verrà erogato seguendo la procedura a sportello, per i piani di investimento che non superano i 70/100 mila euro di investimento, nei limiti imposti dalle dotazioni di bilancio; due terzi con la procedura a bando, individuando i settori di prioritaria importanza, le aree geografiche di riferimento, la dimensione aziendale, la capacità di innovazione tecnologica, il ritorno occupazionale".
Per consentire un più razionale ed efficiente utilizzo delle risorse si cercherà di ottimizzare gli interventi previsti dall’Unione Europea e dallo Stato con i fondi regionali, in particolare si eviterà di finanziare con risorse regionali, interventi finanziabili con risorse statali e comunitarie.

Il Presidente, l'assessore e le quattro sigle che oggi hanno firmato l'accordo (CNA, Confartigianato, CASAARTIGIANI, C.L.A.A.I), hanno convenuto sulla necessità di "valorizzare e tutelare il settore artigiano in Sardegna e in particolare si impegnano a porre in essere azioni congiunte mirate al perseguimento degli obiettivi che seguono: rilancio dell'artigianato artistico; valorizzazione del ruolo del trasporto artigiano all’interno del trasporto pubblico locale; nel settore autotrasporti, con particolare riguardo al costo del carburante; promozione dell’innovazione tecnologica; valorizzazione della formazione e dell’apprendistato in azienda anche tramite il recepimento della legge Biagi; favorire l’accorpamento dei consorzi fidi del comparto preferibilmente in un unico consorzio; riconsiderare il sistema degli incentivi e, in previsione dell’uscita dall’obiettivo 1, evidenziare e valorizzare le nuove opportunità del nuovo obbiettivo Competitività;
sostenere le imprese edili attraverso gli interventi di risanamento urbano e dei centri storici".


Ufficio stampa