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Richiesto al Ministero dei Beni culturali di mettere un vincolo su Tuvixeddu

01.12.06 - comunicati stampa - anno 2006
Nessuna rinuncia a Tuvixeddu da parte della Regione. La revoca dei decreti del 9 agosto e del 12 ottobre 2006, non ferma l'impegno della Giunta a salvaguardare e valorizzare un patrimonio, che rappresenta uno dei più grandi punti di forza della città di Cagliari e di tutta l'Isola.

Come annunciato dal presidente della Regione, Renato Soru, nel corso del convegno del 27 novembre al THotel di Cagliari, la Regione una già fatto un altro passo importante: si è rivolta al ministero dei Beni Culturali e al ministro Francesco Rutelli per chiedere che venga messo un vincolo "grande come tutto Tuvixeddu". Renato Soru ha spiegato che "quell'area è un pezzo della storia della Sardegna e deve essere una leva importante per la sua crescita".

Nella delibera del 14 novembre 2006 che revoca i decreti, viene confermato quanto approvato dall'esecutivo regionale a maggio, ovvero l'avvio delle procedure per la dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area e, in particolare, la convocazione della Commissione provinciale per le bellezze naturali. Ai fini della salvaguardia, viene inoltre richiamata l'immediata applicazione dell'articolo 14, comma 4, delle Norme tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, per la verifica ed eventuale armonizzazione dei contenuti dell'Accordo di programma con le esigenze di vincolo e tutela dell'area interessata.

Un'azione di tutela non esclude interventi edilizi. "Si può pensare di costruire qualche casa laddove è già tutto cancellato dalla calce verso Tuvumannu", ha detto Soru: "Si possono riempire i vuoti davanti all'Università e contribuire i questo modo al suo potenziamento. Ma non venga toccato il bacino dove si affacciano le tombe e tutta la necropoli. Possiamo, tutti assieme, una regione intera, permetterci il lusso di rinunciare a tre metri cubi? Io penso di sì, abbiamo il dovere di farlo e penso che qualunque imprenditore abbia il dovere di ascoltare questa voce, e di considerarla con attenzione nell'interesse della città".