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Il Presidente della Regione illustra alle forze sociali e province il Documento strategico

04.12.06 - comunicati stampa - anno 2006
Il Presidente della Regione, Renato Soru e il direttore generale del Centro di Programmazione, Salvatore Orlando, hanno illustrato ai rappresentati delle otto province, ai sindacati e alle associazioni di categoria,
oggi pomeriggio nella sala anfiteatro di via Roma, il Documento strategico regionale (Dsr) 2007 - 2013 e le ipotesi di ripartizione dei fondi per le aree sotto utilizzate del Mezzogiorno.

"Tra risorse europee e risorse nazionali - ha detto il presidente Soru - non abbiamo meno risorse da programmare, anzi, abbiamo qualcosa in più, e questo è un punto importante. La cosa importante è che la Regione Sardegna, pur uscendo dall'Obiettivo 1, rimane a pieno titolo tra le regioni meridionali, e gode della ripartizione dei fondi per le aree sotto utilizzate. Quindi usciamo dall'Obiettivo 1 però rimaniamo a pieno titolo, per sempre, una regione che gode della ripartizione dei fondi delle aree sottoutilizzate del Mezzogiorno".

Il Presidente ha proseguito: "Non solo ci rimaniamo, ma cresciamo un po' di più, dal 12 al 12, 61 per cento. Un'altra cosa importante che le regioni hanno chiesto al Governo è: non discutiamo di anno in anno sui fondi Cipe, per cui poi dobbiamo aspettare le leggi finanziarie, dobbiamo aspettare le delibere Cipe per programmarli e poi abbiamo pochi mesi per programmare. Ditecelo una volta per tutte, dateci la spesa dei fondi Cipe, così da poterli programmare''.

"Mettendo assieme le diverse fonti di finanziamento - ha continuato il presidente della Regione - si arriva a una cifra di circa 8 miliardi e mezzo, a cui si aggiunge la possibilità di sommare risorse, da quella parte di fondi Fas, che servono per premiare le regioni virtuose, le regioni capaci di portare avanti progetti ed è capace di avere premialità. Se anche per quello avremo una quota ragionevole per la nostra Regione, si mette assieme la possibilità di programmare circa 10 miliardi di euro. Che sono tanti, sono tantissimi, sono forse il 70 per cento in più della precedente programmazione".

Un'opportunità importante, per il presidente Soru. Che ha proseguito: "Possiamo ricordare il fatto che veniamo da due periodi di programmazione europea, dove sono stati spesi 5 miliardi di euro in media, e la nostra percentuale di Pil rispetto alla media nazionale, e alla media europea prima dell'allargamento, non si è spostata di un punto. Cioè abbiamo avuto due periodi di investimenti straordinari e non ci siamo mossi di una virgola. Nello stesso periodo alcune regioni sono passate da 70 a 130, qualcuna è passata da 70 a 110, qualcuna è arrivata a 100, ma la nostra Regione (dove c'è qualcuno che ogni tanto dice: ma in Sardegna è un disastro, non sta succedendo nulla in questi ultimi 12 mesi) bisogna ricordare che negli ultimi 12 anni non è successo assolutamente niente. E allora dovremo darci naturalmente una regolata importante per il prossimo periodo, anche perché è molto probabile che il prossimo periodo sarà definitivamente l'ultimo".

Per il Presidente della Regione "è difficile immaginare una Unione Europea che farà un altro Quadro unitario di sostegno, che farà un altro periodo di politiche di coesione''.

"Forse dobbiamo anche dirci che cosa abbiamo fatto di sbagliato negli ultimi due periodi e fare esattamente il contrario'', ha detto ancora Soru.

"Poche strategie - ha concluso - Le strategie individuate sono 10, però dentro quelle strategie pochi assi e pochissime misure, anche perché poi a gestire troppe misure non siamo capaci. Poche cose chiare, solide, dove non si può sbagliare e che comportino i presupposti per lo sviluppo. Nei due periodi precedenti non ci siamo mossi di un metro e nello stesso periodo ci sono altre regioni che si sono mosse. Proviamo a imitarle".

Alla richiesta di un chiarimento sull'iter del Documento strategico regionale, il Presidente della Regione ha spiegato: "Ci stiamo orientando per farlo approvare direttamente dal Consiglio regionale, assieme alla proposta di legge finanziaria e di bilancio. E quindi sarebbero utili i vostri commenti prima che la Giunta lo approvi prima del trasferimento in Consiglio'', ha detto rivolgendosi ai rappresentanti delle forze sociali e delle amministrazioni provinciali. "Ci guida il Governo nazionale, e anzi il Senato a questo punto, con l'approvazione della legge finanziaria dello Stato. Come sapete c'è l'articolo 102 - ha detto ancora Renato Soru -- che parla delle risorse per la nostra Regione. E allora fa molta differenza fare il progetto di bilancio con l'approvazione dell'articolo 102 o senza. E allora se, come pensiamo, verrà approvata la legge finanziaria dello Stato a fine mese così come è uscita dalla Camera, noi ci prepariamo per la trasmissione in Consiglio regionale''.