Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


Piani personalizzati di sostegno

28.11.06 - comunicati stampa - anno 2006
Oltre 36 milioni di euro per sostenere le persone con gravi disabilità e le loro famiglie. Su proposta dell'assessorato alla Sanità, la Giunta ha approvato il provvedimento che assegna ai Comuni finanziamenti per i piani personalizzati di sostegno e rientra in un quadro più generale, che mira a sviluppare la domiciliarità dei servizi alla persona, affiancando le famiglie e puntando a migliorare la qualità della vita del disabile. I piani saranno finanziati dal primo gennaio del prossimo anno, dando certezza e continuità nel sostegno.
Rilevante il numero dei piani approvati e finanziati: a fronte di 9222 domande, sono stati accolti 8396 interventi, un dato che porta la Sardegna ad essere guardata dalle altre regioni d'Italia come esempio di applicazione della legge 162.
"E' un segnale importante - ha detto l'assessore Dirindin - perché, a differenza di quanto accadeva nel passato, per il secondo anno consecutivo i disabili e loro famiglie sanno di poter contare sull'assistenza, e non devono aver timore di interrompere il piano personalizzato o di dover attendere per i finanziamenti".
Nel corso degli ultimi anni è stato fatto un rilevante lavoro per semplificare le procedure, recuperare i ritardi nell'erogazione dei finanziamenti, assicurare continuità all'assistenza di chi beneficia dei piani personalizzati.
I finanziamenti sono assegnati sulla base di criteri stabiliti con deliberazione del 1 luglio 2005, e si inseriscono nella rete di interventi recentemente approvati: il programma "Ritornare a casa", per il rientro in famiglia di persone attualmente inserite in strutture residenziali; l'istituzione del registro pubblico delle assistenti familiari; la riorganizzazione dell'Adi, l'assistenza domiciliare integrata.
Per l'assessore Dirindin "è necessario coordinare i piani personalizzati con i programmi regionali che promuovono la domiciliarità dei servizi alla persona. L'armonizzazione tra interventi dovrà essere valutata con il coinvolgimento dei soggetti pubblici, delle associazioni che operano nel settore, con la Commissione consultiva che in questi anni ha assicurato fattiva collaborazione nel definire i criteri di valutazione e finanziamento dei piani".