Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


Sassari-Alghero, il Presidente Solinas: "Ha prevalso il buon senso"

30.07.20 - comunicati stampa - anno 2020
Cagliari, 30 luglio 2020 - "Sulla vicenda della 4 corsie Sassari-Alghero, che ci ha spinti a ricorrere al Tar per far valere le ragioni della Sardegna, ha prevalso il buon senso. Dobbiamo portare a compimento una delle principali arterie stradali dell’Isola, di assoluto valore strategico, il cui completamento potrà consentire un adeguato collegamento dell’abitato di Alghero con la SS131 e con Sassari”. Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas in merito alla decisione da parte del Consiglio dei Ministri di sbloccare il progetto, superando così il parere negativo del Ministro dei Beni e le Attività Culturali sulla proposta progettuale che prevede la realizzazione del tratto conclusivo, che collega Alghero con lo svincolo per Mamuntanas, con sezione a quattro corsie, in analogia alla restante parte dell’arteria.

“Abbiamo ritenuto fin da principio il parere negativo del Ministero alla 4 corsie frutto di una errata interpretazione ed applicazione di una normativa di emanazione della Regione – spiega l’Assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia - Come Regione abbiamo fornito ampia documentazione al Ministero già in fase istruttoria, dimostrando il rispetto delle prescrizioni del Piano paesaggistico e la necessità tecnica, economica e sociale di realizzare la strada con il mantenimento delle quattro corsie”.

La strada di collegamento Sassari-Alghero ha la sua genesi negli anni ’80 e nasce con sezione a quattro corsie. Il primo tratto fra Sassari e Olmedo venne aperto nel 2003 e nello stesso anno fu approvato, ed ottenne tutte le autorizzazioni necessarie, il progetto di completamento da Olmedo a Alghero. L’insufficienza di fondi consentì di realizzare solo in parte la strada, precisamente fino allo svincolo per Mamuntanas, aperto al traffico nel 2013.

Nel 2014, a seguito del reperimento delle risorse necessarie, fu redatto il progetto per la realizzazione del tratto finale, già ricompreso nel precedente progetto. Vi è stato un aggiornamento nel marzo del 2018 e l’istanza al Ministero Ambiente per l’espletamento della procedura di valutazione di impatto ambientale. Nell’ambito di tale procedura si era espresso negativamente il Ministero dei beni culturali, a seguito del quale la Regione aveva presentato ricorso in sede Amministrativa al Tar del Lazio. Con il via libera da parte del Consiglio dei Ministri, cui spettava la decisione finale, vengono a mancare i presupposti dell’impugnazione.

“Oggi facciamo un nuovo passo in avanti per colmare quel gap infrastrutturale che fino a oggi è stato freno allo sviluppo. Abbiamo urgente necessità di quelle reti indispensabili per le imprese e per le famiglie che rappresentano la base su cui può poggiare una vera ripresa economica e come Regione siamo impegnati in questo importante compito di modernizzazione ed efficientamento del sistema", ha concluso l’Assessore Frongia.