Fondo Sviluppo e Coesione, il Presidente Solinas: “Sardegna pronta a raccogliere la sfida”
09.12.2109.12.21 - comunicati stampa - anno 2021
Cagliari, 9 dicembre 2021 – “Il tema del divario territoriale ha accompagnato la storia di questo Paese e continua a farlo, ma ora abbiamo davanti uno scenario diverso, per certi versi inedito, caratterizzato dalla possibilità di incidere in maniera positiva sullo sviluppo delle regioni fino a oggi penalizzate e soggette a spopolamento e mancato sviluppo. Come Regione siamo pronti a dare corpo e anima ai progetti e ai piani di sviluppo territoriali più virtuosi, per accompagnare la Sardegna e i sardi nel processo di transizione verso nuovi modelli di crescita”. Lo ha detto il Presidente Christian Solinas a margine del convegno “Uniamo l’Italia” organizzato dal ministro per il Sud Mara Carfagna e finalizzato a sostenere le Regioni per programmare al meglio le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, FSC, che insieme ai Fondi strutturali europei rappresenta lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali. “Dobbiamo essere capaci di accrescere lo sviluppo delle nostre regioni con l’obiettivo di superare i ritardi strutturali, in particolare delle Isole, la nostra in primis, gravate dal peso dell’insularità – ha proseguito il Presidente – È necessario rimuovere gli ostacoli che continuano ad accrescere il divario tra Nord e Sud del Paese e fondamentale in questo senso sarà la capacità che dimostreremo di realizzare i progetti che da qui ai prossimi anni vedranno la luce, grazie anche alle risorse derivanti dalla programmazione comunitaria 21-27 che destina 54 miliardi al Sud, per diminuire le diseguaglianze tra le regioni e mettere in pratica politiche reali di riequilibrio territoriale. La Sardegna è pronta”.
Al convegno, in collegamento video, ha partecipato l’Assessore del bilancio Giuseppe Fasolino che ha messo in luce le energie positive che un buon utilizzo dei Fondi sprigionerà per le regioni e le aree depresse, ma anche le possibili criticità nella spesa delle risorse, che secondo l’Assessore avranno necessità di corsie preferenziali, iter autorizzativi e procedure snelle che consentano appunto di semplificare, oltre a una flessibilità che consenta di cambiare in corsa l’indirizzo finanziario dei progetti per accedere, eventualmente, al Fondo di Sviluppo e Coesione. “Dobbiamo fare in modo che il Fondo Fsc sia complementare alle altre misure e a una strategia unica all’interno delle regioni – ha spiegato l’Assessore - Per fare questo è fondamentale che si attivino procedure snelle, quindi la possibilità di usare gli stessi strumenti di semplificazione previsti per il Pnrr, a cui accompagnare una certa flessibilità: se all’interno della strategia regionale c’è qualche progetto strategico rimasto escluso dal Pnrr o da altre linee di finanziamento sarebbe utile poter rifinanziare in corsa con i fondi Fsc”. L’esponente della Giunta Solinas ha tracciato la linea d’azione della Sardegna con un focus sui principali tematismi affrontati nella strategia regionale: “La compensazione dei divari territoriali per noi non può che passare per i progetti legati all’insularità. Strade, ferrovie, ospedali o finanziamenti alle imprese per aiutarle e sostenerle nel processo verso le grandi transizioni energetica e della digitalizzazione risultano temi fondamentali, ma per far sì che diventino vincenti per lo sviluppo della Sardegna è necessario che ai progetti si accompagni la flessibilità e l’opportunità di usare anche per il Fsc le stesse procedure di semplificazione previste per il Pnrr”.
Il Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 ammonta per l'Italia a 73 miliardi, cui si aggiungono i 222 miliardi del Pnrr e del Fondo complementare e 81 miliardi della programmazione comunitaria, di cui 54 per il Sud. A queste risorse, come ha spiegato il ministro dell’economia Daniele Franco nel corso dell’incontro, si aggiungono i fondi di durata quindicinale delle leggi di bilancio (170 miliardi nelle leggi 2017-2021 a cui sommare i 71 miliardi al 2036 stanziati nell'ultima manovra).
Al convegno, in collegamento video, ha partecipato l’Assessore del bilancio Giuseppe Fasolino che ha messo in luce le energie positive che un buon utilizzo dei Fondi sprigionerà per le regioni e le aree depresse, ma anche le possibili criticità nella spesa delle risorse, che secondo l’Assessore avranno necessità di corsie preferenziali, iter autorizzativi e procedure snelle che consentano appunto di semplificare, oltre a una flessibilità che consenta di cambiare in corsa l’indirizzo finanziario dei progetti per accedere, eventualmente, al Fondo di Sviluppo e Coesione. “Dobbiamo fare in modo che il Fondo Fsc sia complementare alle altre misure e a una strategia unica all’interno delle regioni – ha spiegato l’Assessore - Per fare questo è fondamentale che si attivino procedure snelle, quindi la possibilità di usare gli stessi strumenti di semplificazione previsti per il Pnrr, a cui accompagnare una certa flessibilità: se all’interno della strategia regionale c’è qualche progetto strategico rimasto escluso dal Pnrr o da altre linee di finanziamento sarebbe utile poter rifinanziare in corsa con i fondi Fsc”. L’esponente della Giunta Solinas ha tracciato la linea d’azione della Sardegna con un focus sui principali tematismi affrontati nella strategia regionale: “La compensazione dei divari territoriali per noi non può che passare per i progetti legati all’insularità. Strade, ferrovie, ospedali o finanziamenti alle imprese per aiutarle e sostenerle nel processo verso le grandi transizioni energetica e della digitalizzazione risultano temi fondamentali, ma per far sì che diventino vincenti per lo sviluppo della Sardegna è necessario che ai progetti si accompagni la flessibilità e l’opportunità di usare anche per il Fsc le stesse procedure di semplificazione previste per il Pnrr”.
Il Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 ammonta per l'Italia a 73 miliardi, cui si aggiungono i 222 miliardi del Pnrr e del Fondo complementare e 81 miliardi della programmazione comunitaria, di cui 54 per il Sud. A queste risorse, come ha spiegato il ministro dell’economia Daniele Franco nel corso dell’incontro, si aggiungono i fondi di durata quindicinale delle leggi di bilancio (170 miliardi nelle leggi 2017-2021 a cui sommare i 71 miliardi al 2036 stanziati nell'ultima manovra).