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Bitti, Presidente Solinas: “Procedure più snelle per il progetto di mitigazione del rischio idraulico. Oltre 48 milioni per mettere in sicurezza il territorio”

09.12.21 - ambiente e territorio - anno 2021
Cagliari, 9 dicembre 2021 – “Prosegue l’impegno della Regione per Bitti dopo la grave calamità naturale dello scorso 28 novembre, che ha colpito l’intera comunità con allagamenti, smottamenti, frane e gravi danni alle abitazioni e alle attività economiche e produttive. Vogliamo accelerare nella mitigazione del dissesto idrogeologico di un territorio che ha già pagato pesantemente. Gli interventi, per un totale di 48,3 milioni di euro, hanno come obiettivo il ripristino e l'adeguamento della rete dei canali e la cui funzionalità è stata gravemente compromessa dall’alluvione". Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo l’approvazione della delibera che ha stabilito di non sottoporre alla procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) il progetto "Interventi per la mitigazione del rischio idraulico nel comune di Bitti", da lui presentato nelle vesti di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico per la Regione Sardegna.
“Il Servizio valutazione impatti e incidenze ambientali dell'Assessorato ha preso visione delle istruttorie del Servizio tutela del paesaggio Sardegna Centrale, del Corpo forestale, del Servizio territoriale ispettorato ripartimentale e del Servizio del Genio civile di Nuoro, dell’Agenzia regionale del Distretto idrografico della Sardegna e dell'Arpas – ha sottolineato l'assessore regionale della Difesa dell'ambiente, Gianni Lampis – e ha ritenuto di non dover sottoporre il progetto alla procedura di Via, a condizione che siano rispettate e recepite alcune prescrizioni sulle quali dovranno vigilare, per quanto di loro competenza, il Comune di Bitti, la Provincia di Nuoro, il Corpo forestale, il Genio civile e l'Arpas”.
“La proposta progettuale consiste nella realizzazione di 20 interventi, distribuiti nel tessuto urbano, procedendo da monte verso valle. Considerata la necessità di realizzare i lavori il più celermente possibile, dovrà essere predisposto, di concerto con l'Amministrazione comunale, un unico piano della cantierizzazione con un cronoprogramma delle opere da realizzare, al fine di minimizzare gli impatti sull'abitato e ottimizzare il riutilizzo dei materiali provenienti dagli scavi. Inoltre, la popolazione dovrà essere preventivamente informata e aggiornata in corso d'opera, tutte le aree di cantiere dovranno essere opportunamente individuate al fine di evitare, in fase di allestimento, il taglio o l'eliminazione di vegetazione di pregio, tutti i lavori dovranno essere eseguiti con modalità e precauzioni che limitino il trasporto di materiali solidi e l'intorbidimento delle acque, al fine di evitare fenomeni di inquinamento delle acque superficiali e sotterranee. Il ripristino della vegetazione dovrà prevedere l'impianto di specie coerenti col contesto ecologico e la vegetazionale locale”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.