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Renato Soru all'incontro con Micciché. La Sardegna accederà al Fondo per la aree sottoutilizzate

08.06.05 - comunicati stampa - anno 2005
Il presidente della Regione Renato Soru ha partecipato stamattina a Roma all'incontro con il ministro dello sviluppo Gianfranco Micciché e i presidenti delle altre regioni meridionali, alla vigilia della proposta da parte del governo italiano di una modifica dell'ipotesi di ripartizione delle risorse comunitarie avanzata dalla presidenza di turno dell'Unione europea. Il ministro ha aperto la discussione sulle iniziative necessarie per dare impulso e qualità al processo di programmazione 2007-2013, e valutare i risultati ottenuti per accelerare la spesa delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) attribuite alle Regioni.

La Sardegna, che esce dall’Obiettivo 1, e viene inserita nell’Obiettivo Competitività e Occupazione, vivrà un periodo di accompagnamento durante il quale il Governo oggi si è impegnato a garantire una compensazione che attinga proprio al Fondo per le aree sottoutilizzate.
Il principale punto di riferimento indicato dal Ministro è dato dalle "Linee guida per l’elaborazione del Quadro Strategico Nazionale per la politica di coesione 2007-2013", approvate in Conferenza Unificata il 3 febbraio 2005. Il Quadro Strategico Nazionale, previsto dalla proposta di Regolamento dei Fondi Strutturali 2007-2013, è il nuovo strumento di riferimento per la programmazione dei Fondi. Ogni Stato membro dovrà assicurare, attraverso tale documento, la coerenza tra gli orientamenti strategici comunitari e le politiche nazionali e regionali.
Le "linee guida" approvate dalla Conferenza Unificata si propongono di "valorizzare il ruolo centrale delle Regioni nel processo di programmazione" e riconoscono "la responsabilità irrinunciabile dello Stato centrale nel perseguire l’obiettivo del riequilibrio economico e sociale tra i suoi territori".

L'esistenza in Italia di una politica regionale nazionale, realizzata in base all’art.119, comma 5 della Costituzione, attraverso il Fondo per le aree sottoutilizzate, le Intese istituzionali di Programma e gli Accordi di Programma Quadro, nonché la scelta compiuta di rendere questa politica pienamente coerente con quella comunitaria, implicano che il Quadro Strategico Nazionale debba necessariamente riferirsi a entrambe le politiche, ha sostenuto il presidente Soru.
Entro settembre 2005 ogni regione predispone un proprio Documento strategico preliminare, a partire da una rilettura o razionalizzazione ex post delle scelte programmatiche e progettuali compiute e in corso di attuazione (Intese e APQ, POR..), fino a prefigurare scenari a lungo termine. Entro dicembre 2005 è previsto il confronto strategico Governo-Regioni, ed entro febbraio 2006 la stesura del Quadro Strategico Nazionale.

Le "Linee guida" prevedono anche la definizione di uno "schema programmatico finanziario integrato tra finanza comunitaria e finanza nazionale anche alla luce degli esiti del nuovo Quadro comunitario”.
Questo punto, inserito per iniziativa delle Regioni nel testo delle “Linee guida", e che costituisce una mediazione rispetto alla proposta avanzata anche dalla Regione Sardegna sulla necessità di prevedere adeguate risorse finanziarie per compensare l’esiguità del sostegno comunitario previsto per le regioni in phasing in ancora caratterizzate da pesanti deficit strutturali, evidenzia la funzione di compensazione o di safety net che le politiche nazionali dovranno assolvere a fronte di un assetto comunitario penalizzante per le Regioni italiane.

Renato Soru ha ricordato come in sede di Conferenza Unificata, nell’esprimere l'Intesa sulle "Linee guida", la Conferenza dei Presidenti aveva segnalato, tra l’altro, la necessità di "garantire nei tempi utili alla programmazione certezza di risorse finanziarie per l’intero periodo di programmazione 2007-2013 e di arrivare a stabilire criteri di riparto delle risorse nazionali e comunitarie nel quadro delle linee e degli strumenti di programmazione comunitaria.
Nell'ambito delle "Linee guida" è prevista anche l’elaborazione di un documento strategico “Linee per un nuovo programma Mezzogiorno”, per il quale è stato concordato un percorso, appena avviato, articolato in quattro momenti di confronto collettivo: dopo una diagnosi su dove si trovano e dove stanno andando l’economia, la società e le istituzioni delle Regioni del Mezzogiorno, è prevista a giugno un’analisi della strategia di politica di sviluppo già in atto; a luglio 2005 un esame degli indirizzi strategici di prospettiva a livello comunitario;a settembre la definizione delle scelte strategiche più promettenti per il Programma Mezzogiorno.

A fronte di obiettivi strategici di grande portata (Lisbona e Goteborg), e di fronte all'incertezza sulla disponibilità di risorse finanziarie per il raggiungimento di questi obiettivi, la Sardegna ha rivendicato una diversa ripartizione dei fondi che non penalizzi le politiche di coesione europea.
Nella riunione di oggi, alla quale erano presenti oltre a Soru anche gli altri presidenti delle Regioni meridionali che fanno parte dell'Obiettivo 1, molti gli interrogativi sullo scenario nazionale, in termini di risorse finanziarie, di politiche. Su come si sta orientando il Governo rispetto alle esigenze di compensazione che ormai sono rivendicate da diverse categorie di Regioni.


Ufficio stampa