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Enti locali, fissati i criteri per ripartire i 37 milioni contro il Caro energia. Il Presidente Solinas: "Regione vicina ai territori, garantita la continuità e la qualità dei servizi"

22.12.22 - comunicati stampa - anno 2022
La misura interviene a sostegno degli Enti locali per le conseguenze finanziarie determinate dall'emergenza Covid-19 e aggravate dal recente rincaro dei prezzi, con l’obiettivo di assicurare il mantenimento degli equilibri di bilancio senza compromettere l'espletamento delle funzioni fondamentali.
Tralicci energia elettrica
Cagliari, 22 dicembre 2022 – La Regione fissa i criteri per la ripartizione dei 37 milioni di euro stanziati con l’ultima variazione di Bilancio in favore di Comuni, Province e Città metropolitane e per le Comunità montane e Unioni di comuni della Sardegna. La Giunta, su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Aldo Salaris, ha infatti recepito e approvato la decisione assunta all’unanimità dalla Conferenza permanente Regione-Enti Locali che si è riunita appena due giorni fa, fissando i criteri di riparto. La misura interviene a sostegno degli Enti locali per le conseguenze finanziarie determinate dall'emergenza Covid-19 e aggravate dal recente rincaro dei prezzi, con l’obiettivo di assicurare il mantenimento degli equilibri di bilancio senza compromettere l'espletamento delle funzioni fondamentali.

“Rendendo effettiva questa importante misura, ad appena venti giorni dall’approvazione del Consiglio regionale, diamo un ulteriore segnale di sostegno ai territori e interveniamo contro gli aumenti dei costi dell’energia che, come sta accadendo nel resto del Paese, rischiavano di indebolire i servizi garantiti alle Comunità, spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas. “I Comuni devono essere messi nelle condizioni di soddisfare la domanda di servizi da parte dei cittadini garantendo qualità, competenza, correttezza e celerità nelle risposte – prosegue il Presidente - La Regione, anche con questo provvedimento, si pone ancora una volta al fianco degli Enti locali nella sfida più grande, quella di assicurare continuità e qualità nei servizi erogati, condizioni essenziali per mantenere in salute i territori e le Comunità”.

“Con celerità e garantendo la massima attenzione ai territori – evidenzia l’Assessore Salaris - abbiamo dapprima convocato i rappresentanti degli Enti locali e poi, in Conferenza Regione-Enti locali e dopo un’attenta analisi e valutazione della misura, abbiamo fissato i criteri per la ripartizione delle risorse con l’obiettivo di assicurare alle autonomie locali della Sardegna un importante contributo e garantire il mantenimento dei servizi ai cittadini sardi - prosegue l’Assessore Salaris - Grazie al tempestivo intervento della Regione, gli Enti locali potranno continuare garantire i servizi essenziali ai cittadini, messi a rischio dalle conseguenze della crisi pandemica, divenuta poi crisi economica, e dall’innalzamento dei prezzi dell’energia elettrica”.

Guardando alla misura e al contenuto della delibera appena approvata dalla Giunta regionale, si prevede la costituzione di un fondo destinato di complessivi euro 37 milioni di euro, di cui 32 milioni di euro al sostegno dei Comuni, Province e Città metropolitane da ripartire secondo i criteri del Fondo regionale a favore del sistema delle autonomie locali e 5 milioni di euro a favore delle Comunità montane e Unioni di comuni. Per i primi le risorse verranno distribuite per una quota pari al 40% in parti uguali e per una quota pari al 60% in proporzione alla popolazione residente in ciascun ente al 1° gennaio 2021 (dati ISTAT).

Per quanto riguarda invece le Unioni di comuni e le Comunità montane, la modalità di riparto è stata fisata per il 30% sulla base dell’Indice di svantaggio economico-sociale (IDM) secondo l’ultimo aggiornamento disponibile. Tecnicamente si tratta di un indice elaborato con riferimento alla densità demografica, al reddito, all’occupazione, alla salute, alla criminalità, ai servizi dell’istruzione e dell’ambiente, che permette di elaborare una misura sintetica del disagio sociale ed economico di tutti i comuni attraverso la stima di un indice di deprivazione multipla. Per il 70% le risorse saranno ripartite invece sulla base delle funzioni/servizi comunali svolti dall’unione di comuni in forma associata.

Le amministrazioni beneficiarie del contributo saranno oggetto di monitoraggio e rendicontazione della spesa effettivamente sostenuta riferita all’anno 2022. Le informazioni dovranno essere comunicate entro il 30 giugno 2023 (le risorse non utilizzate rientreranno nella disponibilità regionale).